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10.12.2025 - 12:00
Foto di repertorio
Torna a respirare la produzione vicentina, anche se l’economia locale resta segnata da un quadro complesso e incerto. L’indagine congiunturale della Camera di Commercio di Vicenza relativa al terzo trimestre 2025 evidenzia un aumento dello 0,7% della produzione rispetto al trimestre precedente, mentre il fatturato rimane in territorio negativo (-0,8%). Su base annua, i dati mostrano un leggero progresso (+0,4% produzione e +0,1% fatturato), in linea con i valori registrati a livello veneto (+1,2%) e nazionale (+0,5%).
Gli ordini mostrano un andamento divergente: crescono del 1,9% sul mercato interno, ma registrano un calo del 2,6% su quello estero, condizionati dalle tensioni legate ai dazi statunitensi. Per quanto riguarda i settori, solo alimentare e moda registrano incrementi rispetto al terzo trimestre del 2024, mentre metalmeccanica mostra dati lievemente positivi e legno-mobile, concia e orafo rimangono in difficoltà.
Sul fronte del lavoro, le ore autorizzate di Cassa Integrazione Guadagni (CIG) segnano un leggero aumento rispetto al trimestre precedente (4,7 milioni), ma restano inferiori rispetto allo stesso periodo del 2024. Il numero di procedure concorsuali mostra un incremento significativo nei primi nove mesi dell’anno (359 imprese rispetto a 186 nel 2024), riflettendo un peggioramento della situazione economica, anche se va considerata la modifica normativa recente.
Nonostante le difficoltà, lo spirito imprenditoriale vicentino resta vivo: il saldo tra iscrizioni e cancellazioni al Registro delle Imprese del terzo trimestre è positivo (+179), con un numero di cancellazioni ai minimi dal 2020. Crescono imprese nei settori del credito-assicurazioni e dei servizi, mentre calano manifatturiero, turismo e commercio.
L’occupazione nel manifatturiero mostra segnali di stabilità, con 149.521 addetti a fine settembre, in leggero aumento rispetto a giugno. Tuttavia, la domanda di nuove figure professionali resta elevata, con oltre 18.000 posizioni richieste per dicembre-febbraio e difficoltà di reperimento in oltre la metà dei casi.
Infine, il rapporto con il credito migliora moderatamente: i prestiti vivi alle imprese vicentine raggiungono i 12,5 miliardi, con un leggero calo del tasso di decadimento dei crediti. Nonostante un grado di utilizzo degli impianti stabile al 70,7%, gli imprenditori confermano un moderato ottimismo sul breve periodo, con la quota di chi prevede un aumento produttivo in lieve crescita (37,6%).
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