Cerca

Test Miles 33

Scopri tutti gli eventi

EVENTI

Attualità

Vin Brulè: la bevanda che scalda il cuore del Natale

Dalle origini medievali alle tradizioni delle feste, il vino speziato che accompagna i mercatini e le serate invernali

Vin Brulè: la bevanda che scalda il cuore del Natale

Foto di repertorio

Con l’arrivo dell’inverno e delle feste natalizie, tra luci scintillanti e profumo di dolci appena sfornati, c’è una bevanda che non può mancare sulle tavole europee: il vin brulè. Rosso, aromatico e speziato, questo vino caldo ha conquistato generazioni con il suo mix di dolcezza e calore, diventando simbolo di convivialità e atmosfera natalizia.

Un po’ di storia

Il vin brulè ha origini antiche, che risalgono al Medioevo. In quei secoli, il vino veniva spesso riscaldato e aromatizzato con spezie per conservare più a lungo il prodotto e renderlo più gradevole. Cannella, chiodi di garofano, noce moscata e scorza d’arancia erano gli ingredienti principali, e il vino caldo serviva non solo come bevanda, ma anche come rimedio “curativo” per contrastare i freddi rigori invernali. Il termine “vin brûlé” deriva dal francese, che significa letteralmente “vino bruciato”, riferendosi al processo di riscaldamento.

Tradizioni europee

Oggi il vin brulè è un’icona dei mercatini di Natale di tutta Europa, dalle strade illuminate di Monaco di Baviera ai vicoli di Trento e Bolzano. Ogni regione ha la sua ricetta: in Italia spesso si usa un vino rosso corposo, arricchito con arancia, cannella e zucchero, mentre in Germania e nei paesi nordici si aggiungono talvolta zenzero e anice stellato, conferendo un aroma più intenso e speziato.

In molti paesi del Nord Europa, il vin brulè è anche una bevanda rituale: viene servito durante le feste, i mercatini e le celebrazioni all’aperto, diventando un momento di incontro e socialità. Non di rado, il bicchiere caldo tra le mani diventa un simbolo di calore e intimità in una stagione caratterizzata dal freddo.

Curiosità

  • Il vin brulè non è solo un piacere per il palato: le spezie che lo compongono hanno proprietà digestive e riscaldanti.

  • Alcune ricette antiche prevedevano l’aggiunta di miele e frutta secca, rendendolo simile a un dolce liquido.

  • In passato, il vino veniva “bruciato” letteralmente con l’aggiunta di alcol ad alta gradazione per aumentare la conservabilità.

Prepararlo in casa

Preparare il vin brulè è semplice: bastano pochi ingredienti di qualità. Si scalda lentamente il vino con zucchero, scorza d’arancia, cannella e chiodi di garofano, facendo attenzione a non bollire, per evitare di evaporare l’alcol. Il risultato è una bevanda profumata e avvolgente, perfetta per riscaldare le serate invernali, magari accanto a un camino acceso o durante un mercatino di Natale.

Resta aggiornato, iscriviti alla nostra newsletter

Edizione