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SIcurezza idraulica
14.09.2025 - 12:41
Proseguono i lavori per la messa in sicurezza idraulica del centro storico di Castelfranco. Nei giorni scorsi, l’amministrazione ha affidato a studi tecnici esterni la progettazione esecutiva di due importanti interventi: il dragaggio del fossato del castello e il rafforzamento del ponte di Ca’ Duodo, in via XXIX Aprile.
Si tratta di due dei quattro interventi individuati dal Comune di Castelfranco in seguito alle disastrose alluvioni del 2024 e finanziati con un milione e 200 mila di euro dal Ministro dell’Interno, di concerto con il Ministro dell’Economia e delle Finanze e con il Ministro per la Protezione Civile e le Politiche del Mare. Gli altri due interventi sono l’installazione di cordoli lungo l’asta del torrente Avenale nella via omonima (intervento già effettuato) e il rialzo degli argini del torrente Muson in Borgo Vicenza. Dei quattro interventi, lo scavo del fossato è certamente quello più oneroso e complesso. Con un capitolo di spesa di 635 mila euro, sarà necessario lo scavo e smaltimento di fanghi e altro materiale alluvionale dall’Avenale e dal fossato del castello, accumulatosi nel corso del tempo e soprattutto dopo le alluvioni, che hanno trasportato notevoli quantità di deposito limoso nel fossato. L’altro intervento riguarderà invece il ponte di Ca’ Duodo, dal costo stimato di 260mila euro. Si tratta di un punto centrale del sistema idrico cittadino, rappresentando sia l’ingresso, sia l’uscita (tramite un sifone) delle acque del torrente Avenale nel circuito delle fosse del castello. Oltre ad aumentarne la resistenza in caso di evento di piena dell’Avenale, il consolidamento del ponte di Ca’ Duodo prevede anche opere strutturali per l’aumento della portata di transito della struttura, in modo da garantire anche il transito delle corriere.
Attualmente i mezzi di trasporto pubblico non possono infatti transitare per il ponte, costringendo gli autisti a percorrere tragitti alternativi. Nel prossimo futuro, con il rafforzamento del ponte e l’apertura del nuovo terminal bus, a nord della stazione ferroviaria, e del deposito della Mom, sarà possibile ridisegnare la mobilità pubblica cittadina. È infatti nei piani dell’amministrazione realizzare dei collegamenti suburbani, che possano mettere in comunicazione Castelfranco con i comuni della prima cintura urbana (ossia Vedelago, Resana, Castello di Godego e Riese Pio X) e punti strategici, come la stazione dei treni, l’ospedale San Giacomo e il centro storico. «Sono progetti che vedranno la loro realizzazione nel 2026», dichiara il sindaco Stefano Marcon. «Tra i due interventi il più urgente è quello sul ponte di Ca’ Duodo e per entrambi sarà necessaria una “asciutta”, ovvero il blocco del deflusso dell’Avenale, che va concordato con gli organismi che gestiscono le acque del territorio, come i consorzi di bonifica».
Leonardo Sernagiotto
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