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Castelfranco capofila per inclusione e coesione: ex Casa Pastrello e Casa Cattani potenziano i servizi sociali con i fondi PNRR

Castelfranco capofila di progetti Pnrr per fini sociali in 29 comuni della Marca

Ex-Casa Cattani

L’inclusione e coesione sono due temi centrali nelle politiche dell’amministrazione comunale finanziate dai fondi Pnrr. Ambiti che vedono Castelfranco capofila di una serie di interventi e progetti sovracomunali in una vasta area territoriale, che comprende 29 comuni appartenenti all’Ambito Territoriale Sociale Ven 8, che ricalca sostanzialmente i confini dell’ex-Ulss 8 di Asolo. Grande importanza ha l’inclusione abitativa, in merito alla quale i fondi europei hanno finanziato per oltre un milione di euro il recupero dell’ex-Casa Pastrello in vicolo Montebelluna, all’interno delle mura di Castelfranco. L’edificio fungerà da stazione di posta, ossia una struttura stabile per offrire servizi di accoglienza e assistenza, ma anche di prima emergenza e protezione, a coloro che si trovano in grave privazione materiale, ma anche a soggetti potenzialmente a rischio di cadere in condizioni di marginalità estrema. Un rifugio temporaneo ad esempio per donne che devono lasciare la propria abitazione a causa di partner violenti oppure per chi rimane senza un alloggio a causa di un incendio. La stazione di posta si inserisce in una più ampia filiera legata alla lotta alla marginalità e all’inclusione sociale dei 29 Comuni. Diversi i capitoli di spesa, finanziati dal Pnrr, in favore di progettualità che spaziano dalla tutela di minori dal rischio di maltrattamenti in famiglia alla continuità assistenziale domiciliare, per realizzare passaggi organizzati dei pazienti dall’ambiente ospedaliero ad ambienti di cura di tipo familiare. Importanza è data anche all’inclusione sociale e al reinserimento lavorativo di persone in condizione di marginalità, in una progettualità che vedrà un importante punto d’appoggio nell’ex-Casa Cattani, in via Loreggia di Salvarosa. Lo stabile sarà suddiviso in due parti: in una troverà posto il dormitorio notturno da 14 posti letto, nell’altra sono stati ricavati mini alloggi destinati a famiglie in emergenza abitativa, secondo il modello abitativo del co-housing, che combina l'autonomia dell'abitazione privata e la condivisione di spazi e servizi comuni. Entro dicembre sarà attivato l’asilo notturno, per fornire un supporto contro i rigori delle notti invernali alle persone senza fissa dimora, tra le quali c’è anche chi, pur avendo un lavoro regolare, non è nelle condizioni di potersi permettere un alloggio. Pur essendo un progetto Sisus (Sistema Integrato di Sviluppo Urbano Sostenibile) da 1 milione e 115 mila euro (di cui metà finanziati dalla Regione Veneto), Casa Cattani vedrà sviluppate al suo interno progettualità finanziate dal Pnrr, come ricordato dall’assessore al sociale Oscar Miotti: «La presenza in Casa Cattani di spazi polifunzionali, laboratoriali, di incontro, e la prossimità con aziende agricole, forniscono un valore aggiunto alla struttura».

Leonardo Sernagiotto

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