Questa mattina, intorno alle 8, oltre un centinaio dei 600 profughi ospitati nella ex base militare di Conetta sono scesi in strada, per protestare contro le condizioni in cui sono costretti a vivere. La vicenda, racconta il Corriere Veneto, ha destato particolare preoccupazione presso i residenti, che hanno subito allertato le forze dell'ordine. La protesta è stata quindi fermata da carabinieri e polizia, che hanno riportato i migranti alla base. «Immagino stessero manifestando per le condizioni di convivenza e assistenza che mancano – commenta il sindaco di Cona Alberto Panfilio -. Certo è che stiamo dando un esempio di inciviltà e tutti dovrebbero rendersene conto, non solo i profughi che, a questo punto, fanno bene a manifestare. Lo farei anch’io». I migranti avevano già creato una pagina Facebook per denunciare in quali condizioni vivono all’ex base. «Sono stipati all’inverosimile – dice il sindaco -. Tutto ciò rappresenta il fallimento di questa politica dell’immigrazione». I POLIZIOTTI: "CHIUDETE LA BASE" - In merito alla vicenda si esprime anche l'UGL, sindacato che tutela il lavoro dei poliziotti, chiedendo non solo una vigilanza continuativa, ma addirittura la chiusura della base. «Sembra impossibile che il Prefetto e il Questore di Venezia non si rendano conto che la base è diventata una polveriera - afferma in una nota stampa il Vice Segretario Nazionale Mauro Armelao. - Bisogna ridimensionare il numero di profughi ospitati, che denunciano problematiche interne, e ancor meglio auspichiamo in una chiusura della base stessa. Lo avevamo detto a fine dicembre, Chiudete la base di Conetta, e nemmeno un mese dopo ecco il risultato». Il problema, secondo Armelao, sarebbe la cattiva gestione dell'accoglienza dei migranti, che già vivono una situazione psicologica stressante ed episodi del genere potrebbero mettere a rischio l'incolumità dei cittadini e dei poliziotti stessi: "Ora ci auguriamo che il prefetto di Venezia prenda una decisione chiara sul futuro di questa base e auspichiamo che il Questore di venezia faccia la sua parte e cioè evidenziare il potenziale pericolo per i poliziotti chiamati a vigilare la zona, considerando che questo personale, due soli agenti, è quello in servizio di volante presso il Commissariato di Chioggia".
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