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08.12.2025 - 17:30
L'assessore Marco Grandi
Il secco residuo costoso è mediamente 128 chili pro capite. L’obbiettivo da raggiungere di 80 chilogrammi per cittadino
È in fase di implementazione in queste settimane e continuerà nelle prossime il rinnovamento del servizio della raccolta dei rifiuti urbani a Cavarzere. A spiegare la rivoluzione partita è l’assessore all’ambiente e ai rifiuti del Comune Marco Grandi. “Questo - dice Grandi - era uno dei principali punti del nostro programma elettorale e uno dei primi atti che ho preso in mano per dare corso a questa rivoluzione nella gestione dei rifiuti. Da due anni stiamo lavorando con il gestore Veritas, con il consiglio di bacino Venezia Ambiente, e siamo arrivati a definire quella che è l’organizzazione della nuova raccolta che prevede un sistema misto, cioè di raccolta con cassonetti stradali per il centro città e un servizio porta a porta per la periferia”.
Una decisione che è maturata per il Comune, considerando la conformazione del territorio di Cavarzere che vede un centro con una densità abitativa importante che prende 3.100 utenze circa, e invece una periferia molto meno popolata che comunque ha un elevato numero di utenze. Sono infatti 3.200 le utenze che insistono sulle periferie. Il progetto nasce per ammodernare un sistema di raccolta che da decenni rimaneva fermo con un sistema ormai obsoleto di cassonetti.
C’era il fatto che Cavarzere occupa l'ultima posizione (se si va ad escludere i Comuni del litorale) per indicatori di qualità. “Mi riferisco - dice Grandi - alla percentuale di raccolta differenziata, che si attesta a un valore inferiore al 75% quando il target imposto dagli standard regionali e non solo è l’85%, e soprattutto o anche parallelamente alla quantità di rifiuto pro capite prodotto, il secco residuo costoso e inutile, che è mediamente 128 chili pro capite con un l’obbiettivo da raggiungere di 80 chilogrammi. L’obbiettivo, da raggiungere entro il 2030, ha imposto che un'amministrazione scrupolosa non potesse non prendere in mano la situazione. Le valutazioni fatte sono state di natura tecnica ed economica”.
È stata completata nel centro cittadino la collocazione di 42 isole ecologiche rinnovate e messe a norma che prevedono il conferimento di tutti i rifiuti in raccolta stradale. L'unica frazione di rifiuto che verrà misurata è il secco non riciclabile, che verrà conferito nei bidoni che sono muniti di calotta apribile con le chiavette che sono state già da settimane distribuite alle utenze del centro.
È in corso di consegna in queste settimane il kit di bidoni per la parte delle periferie dove il servizio verrà fatto porta a porta per ciascun tipo di rifiuto. “Ciò - sottolinea Grandi - permetterà un altro passo avanti nel decoro e nello standard di qualità perché così facendo nelle periferie andremo a eliminare 62 isole ecologiche collocate nelle frazioni che sono diventate spesso luoghi di abbandono di rifiuti. Ogni recupero che il gestore Veritas va a effettuare è un costo che aggrava le tasche dei cittadini perché viene chiaramente rigirato nella tariffa”.
Per le periferie l'unica frazione di rifiuto che verrà misurata sarà quella del secco residuo che verrà recuperato tramite l'unico bidone, il bidone del secco non riciclabile, munito di microchip, quindi conteggiato nelle sue prese. Si punta a ridurre al minimo la frazione del secco residuo per poter pensare a una riduzione o comunque a una mitigazione delle tariffe.
“Ricordo che l’ecocentro comunale - conclude - è sempre aperto, è aperto 5 giorni a settimana, quindi anche in questo sito i rifiuti, tranne secco non riciclabile, possono essere conferiti sempre ai cittadini gratuitamente. Nulla cambia per la raccolta degli ingombranti che può essere ritirata porta a porta con la prenotazione e per nulla cambia per la raccolta del verde che comunque verrà effettuata nei prossimi mesi e verrà implementata nei prossimi mesi con un sistema di raccolta porta a porta per le utenze sia del centro che della periferia per i cittadini che ne faranno richiesta”.
Alessandro Abbadir
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