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Chioggia: La Tenda di Sara, la sinergia tra istituzioni e associazioni che produce buoni frutti

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L’assessore Marangon fa il punto del servizio che è offerto a chi è in una situazione di disagio dopo un divorzio o per la perdita del lavoro

Dare una risposta concreta a chi si trova in una reale situazione di difficoltà abitativa, dopo un divorzio difficile o dopo aver perso il lavoro a causa del Covid ed è rimasto senza un tetto sopra la testa. E’ quanto si propone “La tenda di Sara”. Sandro Marangon, assessore alle Politiche sociali del Comune di Chioggia, ha fatto il punto sull'attività del servizio, coadiuvato da Davide Vianello, presidente della III commissione e dalla testimonianza dell'Associazione Rem che nel concreto gestisce le attività di accoglienza. "La sinergia tra le istituzioni e le realtà associative porta solo buoni frutti”, ha affermato l’assessore Marangon. A 8 mesi dalla riapertura dopo la pausa forzata causa Covid, la III Commissione dell’amministrazione comunale è stata convocata per un primo bilancio sull’attività dell’Asilo Notturno "La tenda di Sara” che, presso la chiesa del Buon Pastore di Chioggia, fornisce ricovero fino a 8 persone che non hanno casa. Si tratta di una grande stanza con due bagni che accoglie chi ne ha bisogno a partire dalle 18.30. Poi la mattina seguente entro le 8 si deve lasciare la casa. A dare supporto psicologico ci sono due operatrici, e un coordinatore. A gestire il flusso degli accessi c'è un custode notturno. Fondamentale è anche il supporto dei volontari dell'Associazione Muraless. “La tenda di Sara” è gestito dalla Cooperativa Sociale Rem, in collaborazione con l'Associazione Carità Clodiense, ente titolare, e Caritas Chioggia. “I prossimi obiettivi dell'Amministrazione  - aggiunge l’assessore Marangon - sono quelli che riguardano i progetti di housing sociale e co-housing, sempre con l'Associazione Rem, che prevedono l'accompagnamento di alcune persone in un percorso di integrazione sociale, abitativa e lavorativa a più ampio respiro”. Eugenio Ferrarese
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