Ne sono un esempio gli abbinamenti creati dalla fantasia di Luigi Bissacco e Cristina Ghirardon, chef del “Tavernino”. Entrée di benvenuto con involtino di radicchio cotto al vapore al sapore di baccalà, antipasto con mazzancolle in saore di radicchio accompagnato da baccalà mantecato al radicchio, primo piatto bigoli al ragù di baccalà e radicchio. Sono solo alcuni risultati della fantasia degli chef locali che, adesso, potranno approdare all’Expo, dopo le tante opportunità già colte, come un’importante fiera internazionale.
“Siamo andati al Fruit Logistica di Berlino – spiega Giuseppe Boscolo Palo, presidente del Consorzio tutela radicchio di Chioggia Igp – per portare la nostra eccellenza. All’estero il radicchio di Chioggia è molto apprezzato e l’indicazione geografica protetta è il marchio di garanzia. I buyer internazionali fanno molto affidamento su questo. Allo stand di Berlino abbiamo presentato il prodotto e il territorio di produzione e indicato delle ricette della gara gastronomica “Il Principe Rosso”. Ma adesso si guarda all’Expo”. "Ci stiamo organizzando con una cordata di altri consorzi veneti – continua Palo – in modo da garantire una presenza costante dei prodotti con i marchi Igp e Dop del Veneto. Attraverso questo prodotto auspichiamo che venga valorizzato il nostro territorio, in maniera tale da creare un richiamo anche per il comparto turistico. Questo potrebbe essere il seme per creare la “Strada del radicchio”, un’entità tra privati e amministrazioni pubbliche che organizzerebbe la promozione del territorio partendo dalle specificità produttive del radicchio. Mi auguro che il nostro radicchio Igp, garantito dal marchio europeo, continui ad essere propo- sto sulle tavole della ristorazione anche oltre la tempistica della gara. Infatti, nella prospettiva dell’Expo 2015, stiamo predisponendo un depliant nel quale, presentando il Radicchio di Chioggia Igp e il suo territorio di produzione, riproponiamo le ricette in gara, indicando i locali dove andare a degustarle”.