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07.03.2025 - 17:36
Immagine di repertorio
Un trentenne della provincia di Padova è stato arrestato e condotto in carcere dopo aver danneggiato per ben due volte il braccialetto elettronico che gli era stato applicato come misura di controllo. Il primo episodio si è verificato quando l'uomo ha scaraventato il dispositivo contro un muro. Dopo la sostituzione del tracker, un nuovo allarme ha segnalato un'anomalia: questa volta, il dispositivo di rilevamento è stato ritrovato nei pressi della stazione ferroviaria di Padova. Di fronte all'ennesima segnalazione da parte dei Carabinieri, il giudice ha ritenuto necessario revocare il divieto di avvicinamento e disporre la custodia in carcere, anche in considerazione del fatto che l'uomo fosse privo di una dimora stabile.
Il soggetto era già noto alle forze dell'ordine per precedenti episodi di violenza domestica ai danni della sua ex compagna, con la quale conviveva nella provincia di Padova. Le accuse a suo carico comprendono aggressioni fisiche, come schiaffi e pugni, oltre a episodi di violenza psicologica e verbale, con insulti e sospetti infondati sulla presunta infedeltà della donna. Nei giorni scorsi, i Carabinieri hanno eseguito il provvedimento e accompagnato l'uomo presso la casa circondariale di Padova, dove resterà a disposizione dell'Autorità Giudiziaria.
L'Arma dei Carabinieri del Comando Provinciale di Padova continua a lavorare attivamente per contrastare i reati contemplati nel "codice rosso", ovvero quelli legati alla violenza di genere e domestica. Dall'inizio dell'anno, sono state arrestate 12 persone per reati di questo tipo, tra cui 3 per atti persecutori e 9 per maltrattamenti in famiglia. Inoltre, sono state applicate 20 misure cautelari non detentive, come l'obbligo di presentazione alla polizia giudiziaria, l'allontanamento dalla casa familiare e il divieto di avvicinamento alle vittime.
Nel corso del 2024, i Carabinieri della provincia di Padova hanno registrato un totale di 896 casi di violenza domestica e di genere: 256 atti persecutori, 559 episodi di maltrattamenti in famiglia e 81 casi di violenza sessuale. Le misure adottate per contenere il fenomeno sono aumentate significativamente rispetto al 2023. In particolare, i soggetti arrestati o sottoposti a misure cautelari sono stati 265, con un incremento del 108,6% rispetto all'anno precedente. Anche le denunce sono in crescita, con 631 persone segnalate all'autorità giudiziaria (+29,3% rispetto al 2023).
Attualmente, nella provincia di Padova sono attivi 138 dispositivi elettronici per il monitoraggio dei soggetti sottoposti a misure restrittive: 57 braccialetti elettronici per chi ha il divieto di avvicinamento e 81 dispositivi di controllo in uso alle vittime.
Le forze dell'ordine invitano tutte le donne che subiscono violenze fisiche, psicologiche, sessuali o economiche a chiedere aiuto senza esitazione. È possibile contattare i Carabinieri tramite il numero di emergenza 112 oppure rivolgersi ai Centri Antiviolenza, attivi 24 ore su 24 attraverso il numero 1522, per ricevere supporto psicologico, legale ed economico. La tempestività della denuncia e il sostegno delle istituzioni possono fare la differenza nella protezione delle vittime e nella prevenzione di nuove aggressioni.
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