Anconetta: arriva in pronto soccorso coperta di lividi ma parla solo cinese

Una cittadina cinese di 39 anni si presenta al pronto soccorso con lividi su tutto il corpo ma la barriera linguistica impedisce chiarimenti sul movente del pestaggio

Adamo Chiesa

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27.08.2024 - 15:03

Pronto Soccorso

Una cittadina cinese di 39 anni, residente ad Anconetta, si è presentata al pronto soccorso del San Bortolo con evidenti segni di un'aggressione. La donna, visibilmente sotto choc, non è stata in grado di spiegare quanto le fosse accaduto, poiché non parla una parola di italiano. Le forze dell'ordine stanno ora cercando di ricostruire i dettagli di questa vicenda. Secondo le prime ricostruzioni, la donna non avrebbe chiesto aiuto al SUEM per essere trasportata in ospedale in ambulanza, ma sarebbe arrivata da sola al San Bortolo. Il personale sanitario al triage ha subito notato i lividi sul volto e sul collo; durante la visita ne sono poi stati riscontrati diversi altri, in varie zone del corpo. La donna parlava solamente in cinese mandarino e nessuno era in grado di capirla. A dare man forte al personale sanitario e alle forze dell'ordine è stato un interprete. Secondo quanto riferito da quest'ultimo, la paziente avrebbe raccontato di essere stata picchiata da alcuni connazionali perché aveva chiesto loro la restituzione di un prestito di denaro. Gli investigatori cercheranno ora di verificare la versione della donna, che è stata dimessa nella tarda mattinata di ieri con una prognosi di un paio di settimane, che non consente di aprire un'indagine d'ufficio. Serve dunque che la vittima sporga una denuncia per poter fare piena luce sulla vicenda.

Una cittadina cinese di 39 anni, residente ad Anconetta, si è presentata al pronto soccorso del San Bortolo con evidenti segni di un'aggressione. La donna, visibilmente sotto choc, non è stata in grado di spiegare quanto le fosse accaduto, poiché non parla una parola di italiano. Le forze dell'ordine stanno ora cercando di ricostruire i dettagli di questa vicenda.

Secondo le prime ricostruzioni, la donna non avrebbe chiesto aiuto al SUEM per essere trasportata in ospedale in ambulanza, ma sarebbe arrivata da sola al San Bortolo. Il personale sanitario al triage ha subito notato i lividi sul volto e sul collo; durante la visita ne sono poi stati riscontrati diversi altri, in varie zone del corpo. La donna parlava solamente in cinese mandarino e nessuno era in grado di capirla. A dare man forte al personale sanitario e alle forze dell'ordine è stato un interprete.

Secondo quanto riferito da quest'ultimo, la paziente avrebbe raccontato di essere stata picchiata da alcuni connazionali perché aveva chiesto loro la restituzione di un prestito di denaro. Gli investigatori cercheranno ora di verificare la versione della donna, che è stata dimessa nella tarda mattinata di ieri con una prognosi di un paio di settimane, che non consente di aprire un'indagine d'ufficio. Serve dunque che la vittima sporga una denuncia per poter fare piena luce sulla vicenda.