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Processo Turetta

Omicidio di Giulia Cecchettin: il processo 'lampo' di Filippo Turetta inizia a Venezia

Il padre di Giulia esprime fiducia nella giustizia, mentre l'avvocato della parte civile stima un risarcimento di un milione di euro per la famiglia della vittima

Processo Turetta: inizia il dibattimento per l'omicidio di Giulia Cecchettin

Giulia Cecchettin

I giudici della corte d'Assise di Venezia hanno dato il via libera al processo per Filippo Turetta, accusato dell'omicidio della sua ex fidanzata, Giulia Cecchettin. Si preannuncia un processo estremamente rapido, suddiviso in appena cinque date e che potrebbe durare meno di tre mesi. In base all'accordo tra le parti, sarà acquisito l'intero fascicolo del pubblico ministero, mentre l'imputato sarà chiamato a testimoniare nelle udienze programmate per il 25 e il 28 ottobre. Le seguenti date, il 25 e 26 novembre, saranno dedicate alla discussione delle parti, con un'udienza finale il 3 dicembre per le repliche e il verdetto.

Gino Cecchettin, padre di Giulia, ha dichiarato la sua fiducia nelle istituzioni: "Non mi auguro nessun tipo di vendetta o di favore. Sono sicuro che i giudici decideranno al meglio. Ogni giorno penso a Giulia; oggi è un giorno di grande dolore come tutti gli altri". Cecchettin ha aggiunto di non temere la presenza di Turetta in aula, sottolineando che qualsiasi scelta in merito spetta all'imputato.

Intanto, l'avvocato Nicodemo Gentile, che rappresenta la parte civile, ha informato che il risarcimento stimato per la famiglia Cecchettin potrebbe ammontare a un milione di euro, anche se la richiesta attuale ammonta a due milioni, uno a favore del padre e uno della sorella della vittima. Il collegio giudicante, presieduto da Stefano Manduzio, ha escluso dalla parte civile due comuni e alcune associazioni, mantenendo solo i familiari diretti della vittima. Ora, il collegio è riunito in camera di consiglio per deliberare sulle prossime fasi del processo.

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