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Omofobia online
22.11.2024 - 16:57
Max Sanna e il compagno nella foto "incriminata", un gesto d'amore innocente rovinato dalla chiusura mentale altrui
Pubblica su Facebook una foto in cui bacia il compagno davanti all’Arena di Verona, ma quel gesto d’amore scatena una pioggia di insulti omofobi. “Fate schifo” e “gettatevi nell’Adige” sono solo alcuni dei commenti ricevuti da Max Sanna, 35 anni, residente a Modena. L’episodio, riportato dall’edizione odierna de il Resto del Carlino, solleva ancora una volta il tema dell’odio sui social e dell’omofobia, nonostante ci si trovi ormai nel 2024.
La fotografia, accompagnata dalla didascalia "Baciarti è come essere a casa", voleva celebrare un momento di intimità, ma ha trovato una platea social ostile. Inizialmente, Sanna ha risposto singolarmente ai commenti offensivi, ma di fronte all’ondata di odio ha deciso di pubblicare nomi e cognomi degli autori dei messaggi, denunciando pubblicamente quanto accaduto.
“Non sono le offese rivolte a me che mi feriscono, a 35 anni ho imparato a non curarmi del pensiero degli altri,” racconta Sanna. “Quello che mi indigna è pensare che queste parole possano essere rivolte a un giovane, magari fragile, con conseguenze drammatiche.”
Sanna fa riferimento al film Il ragazzo dai pantaloni rosa, recentemente uscito, che racconta le conseguenze dell’omofobia su un giovane. “È un monito a riflettere su come queste parole possano fare del male,” conclude. L’episodio riaccende il dibattito sulla necessità di contrastare l’odio online e promuovere una cultura del rispetto.
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