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Attentato alla ferrovia

Catenaccio sui cavi elettrici alla stazione di Montagnana: disastro scampato e avviate le indagini

Un disastro ferroviario sventato dall'occhio vigile di un manutentore, la Digos di Padova alla caccia del colpevole

Nicola Canella

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18.01.2025 - 17:12

Foto della catena appesa ai binari, chiaramente visibile in alto al centro dell'immagine

Un catenaccio gommato, di quelli usati per chiudere le biciclette, è stato trovato giovedì mattina appeso ai cavi dell'alta tensione che corrono lungo la linea ferroviaria alla stazione di Montagnana.  L'occhio vigile e provvidenziale di un manutentore ha scorto il lucchetto che pendeva sopra al secondo binario intorno alle 7.00 del mattino, fortunatamente prima del passaggio dei primi treni, provvedendo subito a rimuoverlo senza incidenti o ritardi alla viabilità ferroviaria. Un disastro scongiurato dalla prontezza del dipendente di RFI, insomma, che però non deve distogliere l'attenzione dalla gravità del fatto in sé. I cavi da cui pendeva il catenaccio, infatti, erano quelli su cui poggia il pantografo dei treni, lo strumento che li alimenta durante la navigazione, e un eventuale contatto tra il pantografo e l'oggetto anomalo, specie se in velocità, avrebbe potuto causare danni gravissimi sia alla rete elettrica che al treno. Proprio per questa ragione, intuendo la natura dolosa del gesto, RFI ha sporto denuncia contro ignoti al Compartimento Polfer di Verona, mentre la Digos di Padova allertava la Procura della Repubblica di Rovigo, classificando il crimine come attentato alla sicurezza dei trasporti. Ora le Forze dell'Ordine sono sulle tracce del colpevole che, se individuato, rischia una pena che potrebbe arrivare fino a cinque anni di reclusione.

Sospetti di sabotaggio sui binari: un misterioso catenaccio a Montagnana

Un oggetto sospetto sulla linea ferroviaria di Montagnana solleva interrogativi su possibili atti dolosi. Indagini in corso

L'occhio vigile e provvidenziale di un manutentore ha scorto il lucchetto che pendeva sopra al secondo binario intorno alle 7.00 del mattino, fortunatamente prima del passaggio dei primi treni, provvedendo subito a rimuoverlo senza incidenti o ritardi alla viabilità ferroviaria. Un disastro scongiurato dalla prontezza del dipendente di RFI, insomma, che però non deve distogliere l'attenzione dalla gravità del fatto in sé.

I cavi da cui pendeva il catenaccio, infatti, erano quelli su cui poggia il pantografo dei treni, lo strumento che li alimenta durante la navigazione, e un eventuale contatto tra il pantografo e l'oggetto anomalo, specie se in velocità, avrebbe potuto causare danni gravissimi sia alla rete elettrica che al treno.

Proprio per questa ragione, intuendo la natura dolosa del gesto, RFI ha sporto denuncia contro ignoti al Compartimento Polfer di Verona, mentre la Digos di Padova allertava la Procura della Repubblica di Rovigo, classificando il crimine come "attentato alla sicurezza dei trasporti". Ora le Forze dell'Ordine sono sulle tracce del colpevole che, se individuato, rischia una pena che potrebbe arrivare fino a cinque anni di reclusione.