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Custodia cautelare

Stalking e violenza a Codevigo: 65enne arrestato per ripetute minacce alla ex moglie

Viola il divieto di avvicinamento e perseguita la ex moglie: scatta la misura cautelare in carcere

Nel pomeriggio del 17 gennaio, i Carabinieri della Stazione di Codevigo, coordinati dalla Procura della Repubblica di Padova, hanno eseguito una misura cautelare in carcere nei confronti di un 65enne accusato di atti persecutori verso la ex moglie. L’uomo, già noto per precedenti penali, è accusato di aver violato ripetutamente le disposizioni del tribunale, creando un clima di paura e tensione per la vittima.

Secondo quanto ricostruito dagli inquirenti, il 65enne aveva alle spalle due condanne per maltrattamenti in famiglia, risalenti al 2021 e al 2023, che lo avevano già portato in carcere. Nonostante ciò, dal maggio 2024, l’uomo ha continuato a violare il provvedimento del Tribunale Civile di Padova, che gli imponeva di mantenersi ad almeno 200 metri di distanza dalla donna. Due episodi di violazione del divieto sono stati documentati, entrambi sfociati in arresti in flagranza da parte dei Carabinieri.

Le persecuzioni dell’uomo si sarebbero manifestate in numerose modalità: appostamenti ripetuti nei pressi dell’abitazione della donna, tentativi di forzare il cancello d’ingresso, minacce di morte e comportamenti tali da provocare nella vittima uno stato di ansia e timore costante, al punto da obbligarla a modificare le sue abitudini quotidiane.

Gli elementi raccolti dalle forze dell’ordine sono stati sufficienti per ottenere una nuova misura cautelare in carcere. Tuttavia, il procedimento è ancora in fase di indagini preliminari e, come prevede la legge, l’indagato deve considerarsi innocente fino a una eventuale condanna definitiva.

Una misura a tutela della sicurezza

L’arresto sottolinea l’importanza di un rapido intervento delle autorità per proteggere le vittime di violenza e garantire l’applicazione delle misure cautelari previste dalla legge. La vicenda evidenzia ancora una volta quanto sia cruciale il monitoraggio delle situazioni di rischio e il supporto alle vittime, in un quadro che mira a prevenire esiti ancora più drammatici.

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