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Ritrovato un cadavere alla foce dell'Isonzo: potrebbe trattarsi di Diego Zaccheo

Il corpo ritrovato nel canale della Quarantia alimenta il mistero della sparizione dell’odontotecnico di Portogruaro. Le indagini sono ancora in corso

Ritrovato un cadavere alla foce dell'Isonzo: potrebbe trattarsi di Diego Zaccheo

Un corpo senza vita è stato scoperto ieri giovedì 27 marzo nel canale della Quarantia, nelle vicinanze della foce dell’Isonzo. L’evento ha avuto luogo nel primo pomeriggio, quando un cittadino ha notato il cadavere e ha immediatamente allertato le autorità competenti. La Capitaneria di Porto di Monfalcone, supportata da un elicottero dei Vigili del Fuoco di Venezia, ha avviato il recupero del corpo, che si è concluso alle 16:40. Successivamente, la salma è stata trasferita all’obitorio di Monfalcone per gli esami di rito.

Anche se l’identità del corpo trovato non è stata ancora confermata, la scoperta ha immediatamente evocato il caso della scomparsa di Diego Zaccheo, un odontotecnico 63enne originario di Portogruaro, che era svanito nel nulla a metà febbraio. Zaccheo, nato in Belgio, era partito da Grado con la sua barca, diretto verso un rimessaggio lungo il fiume Isonzo, ma non era mai arrivato a destinazione. La sua imbarcazione era stata ritrovata alla deriva, ma di lui nessuna traccia. Le ricerche, avviate immediatamente, si erano concluse senza successo, con l’interruzione delle operazioni dopo diversi giorni di indagini infruttuose.

Il ritrovamento del corpo in una zona già battuta durante le ricerche per Diego Zaccheo ha riacceso la speranza che possa trattarsi proprio di lui. Tuttavia, le autorità stanno ancora attendendo i risultati degli accertamenti medico-legali per confermare l’identità del cadavere e fare luce sulle circostanze del decesso. Le indagini sono attualmente in corso per determinare le cause della morte e fare chiarezza su quanto accaduto.

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