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Scomparsa di Greta Spreafico: la Procura di Rovigo chiede l’archiviazione del caso

Dopo tre anni di indagini complesse e due riaperture del fascicolo, nessuna traccia della donna né della sua auto

Scomparsa di Greta Spreafico: la Procura di Rovigo chiede l’archiviazione del caso

Foto di repertorio

Dopo tre anni di indagini intense, ricerche sul territorio, analisi tecniche e verifiche su ogni possibile pista, la Procura della Repubblica di Rovigo ha presentato, il 9 luglio 2025, una nuova richiesta di archiviazione del procedimento relativo alla scomparsa di Greta Samanta Rachele Spreafico, 53 anni, originaria di Erba (Como) e residente a Ca’ Tiepolo, frazione di Porto Tolle.

Nel fascicolo erano indagati T.A. e L.G. per reati ipotizzati che andavano dal sequestro di persona all’occultamento di cadavere, passando per omicidio preterintenzionale e abbandono di persona incapace. Tuttavia, come già accaduto nell’ottobre 2023, anche l’ultima fase delle indagini non ha portato a elementi utili per sostenere l’accusa in giudizio. Il caso è ora al vaglio del Giudice per le indagini preliminari.

Un’indagine lunga e senza esiti

La sparizione di Greta risale al 4 giugno 2022: l’ultimo avvistamento della sua Kia Picanto, targata EF080DT, è stato registrato alle 5:16 del mattino da una telecamera comunale nella zona di Barricata, a Porto Tolle. Da quel momento, nessuna traccia della donna né della vettura.

Le indagini, coordinate dalla dott.ssa Manuela Fasolato, procuratrice di Rovigo, sono state portate avanti dai Carabinieri del luogo, dalla Polizia giudiziaria e, in più fasi, dai sommozzatori dei Vigili del Fuoco. Sono state battute le aree fluviali, ispezionati scivoli per barche, controllati transiti veicolari, sentiti testimoni, analizzati telefoni cellulari e tabulati, effettuate intercettazioni e accertamenti biometrici.

Neppure la riapertura del caso nel maggio 2024, sollecitata da una segnalazione privata che indicava un presunto rigonfiamento sospetto del terreno, ha portato a svolte significative. Le nuove ricerche, anche con strumentazione tecnica avanzata, non hanno rilevato né la presenza dell’auto né altri elementi rilevanti.

Analisi scientifiche e riscontri

Alcuni oggetti trovati in un appartamento utilizzato da Greta a Porto Tolle – una maglietta nera e una chiave d’auto – sono stati analizzati dal RIS di Parma: la maglietta ha restituito un profilo genetico compatibile con quello della donna, ma senza ulteriori implicazioni investigative.

Numerosi gli accertamenti sui rapporti tra l’indagato principale, T.A., e la donna scomparsa, oltre che con altri soggetti. T.A., interrogato, si è avvalso della facoltà di non rispondere. Anche L.G., iscritto nel registro degli indagati in seguito alla riapertura, è stato oggetto di verifica ma non è risultato presente nei luoghi della scomparsa in data 4 giugno 2022.

Un caso che resta senza risposte

Nonostante l’impegno investigativo su larga scala e l’attenzione mediatica, il mistero della scomparsa di Greta Spreafico rimane irrisolto. La sua auto non è mai stata ritrovata, e nessuna telecamera ha registrato movimenti dopo l’ultimo passaggio noto.

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