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Cronaca
26.09.2025 - 11:07
Le foto sul posto
È iniziata la stretta della Polizia Locale di Treviso sulle biciclette elettriche modificate illegalmente. Un ventenne è stato il primo a finire sanzionato nell’ambito del nuovo piano straordinario di controlli, predisposto per contrastare l’uso sempre più diffuso di bici a pedalata assistita trasformate di fatto in ciclomotori.
Il giovane è stato fermato in via Roma mentre circolava su una bici elettrica chiaramente alterata: i pedali non venivano utilizzati per la propulsione, ma servivano solo da appoggio per i piedi, segno evidente che il mezzo procedeva esclusivamente grazie al motore.
Come spiegato dal comandante della Polizia Locale, Patrich Antonello, il mezzo non rispettava le caratteristiche previste dall’articolo 50 del Codice della Strada, secondo cui la potenza del motore ausiliario deve essere al massimo di 0,25 kW e deve interrompersi automaticamente al raggiungimento dei 25 km/h. In assenza di questi requisiti, la bici viene considerata a tutti gli effetti un ciclomotore, con conseguenti obblighi di omologazione, targa, assicurazione e libretto di circolazione.
Al ventenne sono state contestate diverse violazioni, tra cui:
mancanza del certificato di circolazione (sanzione da 421 euro),
uso di un mezzo non conforme alle norme tecniche previste,
mancato utilizzo del casco, obbligatorio su ciclomotori (sanzione di circa 80 euro).
In totale, il verbale ha superato i 500 euro.
Il sindaco Mario Conte ha ribadito la linea dura dell’amministrazione: «Lo avevamo detto chiaramente: questi mezzi, modificati per andare oltre i limiti di sicurezza, non possono circolare. Sono pericolosi per chi li guida e per tutti gli altri utenti della strada. Proseguiremo con controlli capillari e chi verrà trovato con bici alterate verrà sanzionato secondo legge».
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