Scopri tutti gli eventi
Cronaca
02.10.2025 - 11:37
Foto di repertorio
Un episodio controverso ha coinvolto un turista di religione ebraica a Treviso lo scorso 17 settembre, quando ha accusato un tassista di avergli negato la corsa per motivi legati alla sua presunta posizione “sionista”. La vicenda, riportata da Il Gazzettino, ha immediatamente acceso un dibattito sulla possibile discriminazione nel servizio pubblico.
Secondo la ricostruzione del viaggiatore, che indossava la kippah e si trovava davanti alla stazione ferroviaria, il tassista avrebbe manifestato sospetti sulla sua identità, chiedendogli esplicitamente se fosse un “sionista”. Il turista ha registrato parte della conversazione in un video, nel quale ha chiarito di non sostenere il governo israeliano guidato da Netanyahu, di non essere israeliano ma iraniano, e di sentirsi parte della comunità italiana a Venezia. Ha inoltre sottolineato come etichettare un ebreo come “sionista” solo per il fatto di indossare la kippah equivalga a un pregiudizio ingiustificato, paragonabile a definire qualcuno “fascista” o “mafioso” per la lingua che parla.
Dal canto suo, il tassista ha negato di aver rifiutato la corsa e ha spiegato di aver espresso semplicemente la propria opinione, affermando di non accettare a bordo “coloro che si nascondono dietro a questo genocidio”. Ha poi precisato che, al momento dell’incontro, era già impegnato con altri clienti e che le porte del taxi sono rimaste aperte, ma che il turista e il suo amico non sono saliti.
Il turista ha così inviato una formale protesta alla Cooperativa Radio Taxi di Treviso e sta valutando di rivolgersi alle autorità competenti, comprese l’Ufficio nazionale anti-discriminazioni e le forze dell’ordine, per chiarire eventuali violazioni e garantire il rispetto dei diritti nel trasporto pubblico.
GIVE EMOTIONS SRL | C.F. e P.IVA 04385760287 REA PD-385156 | Reg. Tribunale di Padova n. 2516