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Cronaca
24.10.2025 - 10:47
Foto di repertorio
La Corte d’Appello di Venezia ha condannato a sei mesi di reclusione e all’interdizione dai pubblici uffici per cinque anni l’ex consigliere comunale di Verona Andrea Bacciga, assolto in primo grado per aver compiuto il saluto romano durante una seduta del Consiglio comunale.
Il fatto risale al 26 luglio 2018, quando alcune attiviste dell’associazione “Non una di meno” parteciparono alla seduta indossando abiti ispirati alla serie televisiva “Il racconto dell’ancella”, per protestare contro la presentazione di mozioni leghiste a favore di associazioni antiabortiste. Di fronte alla protesta, Bacciga, esponente della lista di destra “Battiti”, alzò il braccio destro rivolgendosi al gruppo.
Per questo gesto, Bacciga era stato denunciato per apologia di fascismo. Nel novembre 2022 il tribunale di Verona lo aveva assolto, ritenendo che “il fatto non sussiste” e che il gesto non avesse finalità propagandistiche né intento di raccogliere consensi.
Tuttavia, la Procura generale, assieme alle parti civili – tra cui Aned e tre attiviste di “Non una di meno” – aveva impugnato l’assoluzione. In appello, i giudici hanno ritenuto che il saluto romano avesse una chiara valenza propagandistica, sottolineando il concreto rischio di riemersione di organizzazioni fasciste.
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