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Crimini d'odio

Raid nella sede di Padova della Fondazione HOPE Ucraina: rubati computer e documenti, uffici distrutti

Nella notte tra sabato e domenica, ignoti si sono introdotti nei locali messi a disposizione dal Comune per coordinare gli aiuti ai cittadini ucraini, causando danni ingenti e rubando materiale essenziale

La Fondazione Hope Ukraine a Palazzo Moroni con il Sindaco Sergio Giordani nel 2022

La Fondazione Hope Ukraine a Palazzo Moroni con il Sindaco Sergio Giordani nel 2022

Un colpo duro per chi ogni giorno lavora per portare sostegno ai più vulnerabili. Nella notte tra sabato e domenica, la sede padovana della Fondazione HOPE Ucraina, situata in un immobile concesso dal Comune fin dall’inizio del conflitto in Ucraina, è stata presa di mira da ladri. I malviventi hanno rubato computer, documenti e materiali di lavoro, lasciando dietro di sé porte divelte, archivi danneggiati e progetti compromessi, in particolare quelli dedicati all’inserimento e alla formazione dei cittadini ucraini in Italia.

«Sono appena rientrato dall’Ucraina, dove mi reco ogni mese per seguire i nostri centri di aiuto, e trovare la sede devastata è stato uno shock», racconta Marco Toson, Presidente della Fondazione. «Io e il nostro team siamo determinati a non fermarci: il nostro lavoro è un dovere morale verso le famiglie e i bambini che hanno perso tutto. Continueremo a portare speranza e supporto concreto».

La Fondazione HOPE Ucraina coordina a Padova un magazzino logistico di 12.000 metri quadrati, da cui ogni settimana partono quattro camion carichi di aiuti umanitari diretti in Ucraina. Tra i progetti in corso, figurano operazioni di sminamento, depurazione dell’acqua, fornitura di sistemi antincendio e assistenza diretta alle famiglie colpite dal conflitto.

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