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Padova, si inietta Ozempic comprato online e finisce in coma: nel flacone c’era insulina

Donna di 31 anni rischia la vita dopo l’autosomministrazione di un farmaco falso acquistato sul web. Salvata in extremis dai familiari e dal 118

Padova, si inietta Ozempic comprato online e finisce in coma: nel flacone c’era insulina

Foto di repertorio

Pensava di aver acquistato una dose del celebre farmaco dimagrante Ozempic, ma nella «pennetta» che si è iniettata c’era insulina. Una 31enne padovana è finita in coma ipoglicemico dopo aver comprato online una presunta confezione del medicinale, molto richiesto per gli effetti sul peso corporeo ma venduto in farmacia solo con ricetta medica. La giovane, che non è diabetica né obesa, aveva scelto di affidarsi a un sito non autorizzato per aggirare l’impossibilità di ottenere una prescrizione e per risparmiare sul costo del trattamento, che in farmacia può arrivare a circa 400 euro al mese.

Pochi minuti dopo l’autosomministrazione, il coma: i familiari, presenti in casa, l’hanno trovata priva di sensi e hanno chiamato il Suem 118.

La scoperta: il flacone era contraffatto e conteneva insulina

Una volta stabilizzata, la paziente ha riferito di aver acquistato il prodotto su un sito specializzato in integratori e wellness apparentemente con sede in Italia, ma non riconosciuto tra le farmacie autorizzate. Subito sono emersi elementi sospetti: confezione senza scritte in Braille, errori grafici, logo non conforme e istruzioni non in italiano.

Gli esami tossicologici dell’Azienda ospedaliera hanno confermato i dubbi: il contenuto era insulina, non semaglutide. L'insulina, in un soggetto sano, può provocare un coma ipoglicemico in pochissimo tempo. 

Il mercato parallelo e il rischio di prodotti falsi

La crescente popolarità dell’Ozempic, spesso alimentata da influencer e personaggi dello spettacolo, ha generato una forte domanda internazionale, causando carenze nei canali ufficiali e una proliferazione di copie contraffatte vendute online

L’Azienda ospedaliera ha segnalato il caso all’Aifa e alle autorità competenti, che hanno avviato indagini sul sito e sul prodotto. Il portale risulta ancora attivo, anche se non vende più il falso Ozempic.

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