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Cronaca
19.11.2025 - 08:17
Foto di repertorio
Una vera e propria officina clandestina per la produzione di armi bianche è stata scoperta dalla Guardia di Finanza di Treviso nel corso di un’indagine coordinata dalla Procura della Repubblica. L’operazione ha portato al sequestro di 148 pezzi tra spade, pugnali, alabarde, archi e lame semilavorate, oltre alla denuncia di due persone.
I finanzieri del Nucleo di Polizia Economico-Finanziaria, partendo da accertamenti preliminari su una sospetta attività di vendita online di repliche storiche non dichiarata al fisco, hanno individuato un locale trasformato in una fucina completa di fornace, martelli e incudini. Qui i due soggetti producevano repliche di armi d’epoca senza la licenza prevista dall’articolo 31 del Testo Unico delle Leggi di Pubblica Sicurezza.
Durante la perquisizione, disposta dall’Autorità giudiziaria, sono stati rinvenuti pezzi di grande pregio artigianale e storico: 48 spade — tra cui la riproduzione della spada del comandante veneziano vincitore della battaglia di Lepanto, quella dei Cavalieri della Guerra dei Trent’anni e un gladio romano — e 66 pugnali, comprese diverse daghe con lama rompispada del XVII secolo. Sequestrate anche una mazza ferrata, un’alabarda e numerosi manufatti in lavorazione.
I due responsabili sono stati denunciati per fabbricazione o commercio non autorizzati di armi, reato previsto dall’articolo 695 del codice penale.
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