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Vittorio Veneto, armi bianche forgiate in casa e vendute online: smantellata la “fucina” clandestina di padre e figlio

La Guardia di Finanza scopre un laboratorio artigianale abusivo

Vittorio Veneto, armi bianche forgiate in casa e vendute online: smantellata la “fucina” clandestina di padre e figlio

Foto di repertorio

Producevano spade, pugnali, mazze e alabarde con una maestria capace di affascinare collezionisti e appassionati di armi storiche. Ma dietro le loro riproduzioni perfette, fedeli a modelli del Seicento e persino dell’epoca romana, si nascondeva un’attività totalmente priva di autorizzazioni. A far emergere il laboratorio illegale sono state le indagini della Guardia di Finanza di Treviso, che hanno portato alla denuncia di un pensionato 70enne e di suo figlio 44enne, entrambi residenti nell’area di Vittorio Veneto.

I due avevano allestito nella loro abitazione una vera “officina” artigianale, completa di fornace, incudini, martelli e attrezzature professionali, dove realizzavano armi bianche di alta qualità: dalla spada del comandante veneziano della battaglia di Lepanto al gladio romano, passando per lame utilizzate durante la Guerra dei Trent’anni. Ogni pezzo veniva venduto per centinaia di euro, attirando un discreto numero di clienti.

Vendita via social e clienti da tutta Italia

La promozione avveniva principalmente sui social, in particolare Instagram e Facebook, oltre che tramite passaparola. Le richieste di appassionati non mancavano, ma l’attività operava totalmente fuori legge: nessuna licenza prevista dal Testo Unico delle Leggi di Pubblica Sicurezza, nessuna partita Iva, nessuna tracciabilità fiscale.

Su disposizione della Procura di Treviso, le Fiamme Gialle hanno perquisito l’abitazione dei due artigiani, sequestrando 148 armi bianche tra cui 66 pugnali, daghe del XVII secolo, una mazza ferrata, un’alabarda, oltre ad archi, frecce e numerose lame in fase di lavorazione. Un quantitativo che conferma la continuità dell’attività e non la semplice passione dichiarata dagli stessi fabbri.

Denuncia e accertamenti fiscali

Padre e figlio sono stati denunciati per fabbricazione e commercio non autorizzati di armi. Accanto al fronte penale, ora si apre quello fiscale: i militari analizzeranno tutta la documentazione digitale, compresi i pagamenti effettuati tramite carte prepagate, per stimare il volume reale degli affari, potenzialmente significativo in un settore di nicchia ma molto redditizio.

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