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Rissa a Treviso, quattro giovani aggrediti a Porta San Tomaso: 18enne con fratture, indagini della polizia

Sabato sera, Porta San Tomaso: quattro ragazzi trevigiani aggrediti da gruppo, ore 22. Due feriti, polizia e 118 intervenuti

Rissa a Treviso, quattro giovani aggrediti a Porta San Tomaso: 18enne con fratture, indagini della polizia

Foto di repertorio @Wikipedia

Sabato sera, poco dopo le 22, il cuore di Treviso si è trasformato nell’ennesimo teatro di tensione. In zona Porta San Tomaso, tra locali pieni e plateatici gremiti, quattro giovani trevigiani — un 19enne, due 18enni e un 17enne — sono stati accerchiati e aggrediti da un gruppo di circa dieci coetanei, definito da testimoni come “maranza”. Secondo alcuni presenti, tra i componenti del gruppo vi sarebbero ragazzi di origine marocchina e balcanica: un dettaglio riferito sul posto ma non confermato dagli inquirenti.

Stando alle prime ricostruzioni, tutto sarebbe iniziato con alcune provocazioni verbali: frasi offensive rivolte ai quattro, cui avrebbe fatto seguito una risposta “per le rime”, pronunciata in dialetto napoletano da uno dei trevigiani. Quando i due gruppi si sono incrociati di nuovo, le scintille sono diventate contatto fisico: uno degli aggressori ha rifilato una sberla a uno dei ragazzi. Un 18enne, atleta agonista di kick boxing, ha cercato di evitare il peggio trattenendo l’amico dal reagire. Proprio lui, però, è stato colpito con due pugni al volto, cadendo rovinosamente a terra: ha riportato la frattura della mandibola e dell’orbita, con una prognosi di almeno 20 giorni. Per lui è previsto un intervento chirurgico all’ospedale Ca’ Foncello mercoledì prossimo.

Il 17enne, colpito alla testa, perdeva sangue copiosamente: è stato assistito dal Suem 118 e trasportato in pronto soccorso, dove i medici hanno applicato punti di sutura. Gli altri due ragazzi hanno riportato lesioni più lievi — ecchimosi e abrasioni — che, secondo quanto riferito, potrebbero essere compatibili con l’uso di tirapugni da parte degli aggressori. Anche questo aspetto resta da verificare nelle sedi opportune.

La banda che ha circondato i quattro trevigiani sarebbe composta da una decina di giovani. La definizione di “maranza”, utilizzata dai presenti, segnala uno stile di gruppo più che una precisa appartenenza, ma rischia di diventare un’etichetta che confonde più che chiarire. Le indicazioni sull’origine di alcuni componenti arrivano da testimoni e non sono al momento suffragate da atti ufficiali: un punto decisivo che rientra tra gli elementi da verificare.

Le volanti della polizia sono intervenute in centro e hanno avviato i primi accertamenti su una vicenda che presenta ancora contorni poco chiari. I ragazzi feriti si presenteranno in Questura martedì mattina per formalizzare la denuncia: un passaggio chiave per incrociare versioni, referti medici ed eventuali ulteriori testimonianze. Resta da delineare con precisione la sequenza dei fatti, l’eventuale presenza di armi improprie e le responsabilità individuali all’interno del gruppo aggressore.

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