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Corruzione a Venezia
11.12.2025 - 14:43
Il sindaco di Venezia Luigi Brugnaro
Il Comune di Venezia e la Città Metropolitana hanno presentato la richiesta di costituirsi parte civile nel procedimento giudiziario nato dall’inchiesta Palude, che vede imputati il sindaco Luigi Brugnaro e altre 26 persone. Assistite dal legale Vittorio Manes, le due amministrazioni hanno quantificato in otto milioni di euro complessivi il danno che ritengono di aver subito. L’istanza è stata formalizzata durante l’udienza preliminare davanti al giudice per l’udienza preliminare Andrea Innocenti.
La richiesta di ammissione come parte civile è stata avanzata anche da Avm/Actv, dall’associazione Libera, dalla Cgil di Venezia e dall’associazione Amici del Parco. Il giudice si pronuncerà il 23 gennaio, data per la quale l’udienza è stata rinviata su richiesta dei legali della difesa, che hanno domandato più tempo per esaminare la documentazione depositata dalle parti civili.
Nel frattempo è stata stralciata la posizione dell’imprenditore Fabrizio Ormenese, che aveva già ottenuto un patteggiamento a due anni e nove mesi e ha raggiunto un nuovo accordo con la Procura in continuazione con il precedente. Il suo caso, insieme a quello della società Esa 2000, che ha a sua volta chiesto di patteggiare, sarà discusso davanti alla giudice Claudia Ardita.
Il 22 dicembre la stessa giudice deciderà anche su altri sei imputati, tra cui l’ex assessore Renato Boraso, che hanno definito con i pubblici ministeri Federica Baccaglini e Roberto Terzo un percorso per un possibile accordo.
All’esterno dell’aula, il legale del sindaco Brugnaro, Alessandro Rampinelli, ha dichiarato che l’obiettivo della difesa è “poter ottenere il proscioglimento in udienza preliminare”. Rispondendo ai cronisti, ha aggiunto: “Brugnaro non si professa innocente, è innocente. Si professa quello che è”.
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