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Consiglio Comunale

Rosolina: il Consiglio Comunale condanna il genocidio a Gaza

 La pace non ha colore politico

Rosolina :Consiglio Comunale

da sx Franco Vitale-Francesco Biolcati-Tiziano Zago

Approvato all’unanimità un ordine del giorno per la pace e il rispetto del diritto internazionale

Rosolina – In una seduta particolarmente densa di significato civile e politico, il Consiglio Comunale di Rosolina ha approvato all’unanimità un punto all’ordine del giorno che condanna il genocidio in corso nella Striscia di Gaza e richiama con forza il dovere delle istituzioni di promuovere la pace e il rispetto dei diritti umani.

Il documento, proposto dal consigliere di minoranza Francesco Biolcati, è stato accolto favorevolmente da tutte le forze presenti in aula e si articola in sei punti chiave: dalla ferma condanna delle uccisioni di civili e della distruzione di infrastrutture essenziali, alla richiesta al Governo italiano di impegnarsi per un cessate il fuoco permanente e per il riconoscimento ufficiale dello Stato di Palestina, passando per la contrarietà alla vendita di armi e l’appello alla solidarietà verso la popolazione palestinese.

Un intervento diretto è arrivato dal consigliere di maggioranza Federico Avanzi, che ha posto l’accento sul tema etico: “L’Italia, che produce e vende armi a Israele, si trova poi ad accogliere i bambini feriti di Gaza. È una contraddizione morale che non possiamo ignorare”.

Nel corso del dibattito, il consigliere Nicolò Crivellari ha ricordato la legge 185/1990, che regolamenta l’export di armamenti italiani e vieta espressamente la vendita di armi a Paesi coinvolti in conflitti armati o che violano i diritti umani: “È necessario che l’Italia rispetti la propria normativa e cessi immediatamente qualsiasi fornitura militare che possa alimentare il conflitto a Gaza”-ha detto Crivellari-

A margine della seduta pubblica, il sindaco ha sottolineato il valore simbolico del voto unanime: «Questo Consiglio comunale ha dimostrato che, anche in un piccolo comune come Rosolina, è possibile dare un segnale forte e concreto a favore della pace e dei diritti umani. La tutela dei bambini e dei civili deve essere una priorità, indipendentemente da colori politici o schieramenti».

Nel comune Polesano, dove la popolazione residente è di 6.300 abitanti e d’estate supera le 50.000 unità, la decisione unanime dell’aula conferma l’impegno civico della comunità a favore della pace e della solidarietà internazionale.

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