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Taglio di Po: il Comune approva definitivamente il PEBA

Un passo decisivo verso una città più accessibile e inclusiva

Taglio di Po

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A Taglio di Po il PEBA diventa realtà. Con la doppia approvazione di Giunta e Consiglio, parte il percorso strutturato per migliorare la qualità della vita e l’inclusione nei luoghi pubblici della città per i prossimi dieci anni.

Taglio di Po: Il Comune compie un passo di civiltà importante e atteso: con l’approvazione definitiva del Piano per l’Eliminazione delle Barriere Architettoniche (PEBA), arrivata prima in Giunta lo scorso luglio e poi in Consiglio Comunale nell’ultima seduta, si apre ufficialmente una nuova stagione di programmazione dedicata all’accessibilità degli spazi pubblici. Un documento che, per visione e portata, segna una svolta urbanistica del territorio comunale.

A darne notizia è l’assessore al Bilancio e Affari Generali Renato Pregnolato, che esprime soddisfazione per l’adozione dello strumento, sottolineando come il PEBA rappresenti “un atto di pianificazione che sancisce il diritto all’accessibilità per tutti i cittadini, riconoscendo i diritti delle persone con disabilità come un elemento primario di civiltà”. L’obiettivo è chiaro: migliorare la vivibilità degli edifici e degli spazi pubblici, favorendo l’inclusione delle persone più fragili, sia dal punto di vista motorio che cognitivo-sensoriale.

Il piano è stato redatto dallo Studio Consylio srl di Padova, che ha operato con un approccio integrato, rilevando criticità negli edifici pubblici e negli spazi aperti e proponendo una strategia complessiva di interventi. Una roadmap dettagliata che indica priorità, tempistiche e costi, consentendo di superare la logica delle soluzioni occasionali e frammentarie a favore di una programmazione organica e unitaria.

Un aspetto significativo è il voto unanime espresso dal Consiglio Comunale, segnale di un consenso trasversale che rafforza la prospettiva di una reale attuazione del piano. Un bene comune riconosciuto da tutte le parti politiche, in un ambito – quello dell’accessibilità – in cui non dovrebbero esistere divisioni.

Pregnolato riconosce però l’impegno finanziario che una programmazione così ampia richiede: si tratta di un percorso ambizioso, distribuito su un arco temporale di circa dieci anni, che necessita di risorse adeguate e continuità amministrativa. L’auspicio, afferma, è che le future amministrazioni non lascino questo strumento nel cassetto, ma continuino a reperire le risorse necessarie per portare a compimento un progetto che misura concretamente il livello di crescita e maturità di una comunità.

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