Non tarda ad arrivare la reazione del Partito Democratico alla scelta del centrodestra di candidare Alberto Stefani alle prossime elezioni regionali in Veneto. A esprimersi con toni duri è Vanessa Camani, capogruppo del PD in Consiglio regionale, che definisce la decisione “incommentabile”.
“Dopo mesi di caos interno, contrasti e veti incrociati – dichiara Camani – il centrodestra ha finalmente individuato un nome. Peccato che sembri più il risultato di un accordo di facciata che di una reale intesa politica. La candidatura di Stefani appare forzata, figlia di una coalizione che non condivide più un progetto, ma tira avanti per pura inerzia”.
Secondo la capogruppo dem, la vera sfida dovrebbe essere sui contenuti, e non sulle dinamiche di potere interne alle alleanze: “I cittadini veneti vogliono risposte concrete sui problemi reali: dalla sanità pubblica all’accesso alla casa, dal lavoro all’emergenza ambientale, fino al futuro dei giovani. Vedremo se il centrodestra sarà in grado di affrontare il dibattito su questi temi, oppure se continuerà a occuparsi solo di giochi di palazzo”.
Con queste dichiarazioni, il Partito Democratico alza il livello dello scontro politico in vista delle elezioni regionali, accendendo i riflettori non solo sulle candidature, ma anche – e soprattutto – sui contenuti del confronto.