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Maserà. 650 euro per un miniappartamento: vivere in affitto è diventato un lusso

Paolo Mastellaro dell’agenzia immobiliare Habitat di Maserà fa il punto

Paolo Mastellaro

Paolo Mastellaro dell’agenzia immobiliare Habitat di Maserà

“Ogni giorno almeno dieci persone chiedono per una locazione ma non c’è disponibilità, ormai per un mini appartamento si pagano 650 euro. Per le case sfitte servirebbero incentivi dedicati”

Un appartamento in affitto, nuovo o usato, fa poca differenza, nella cintura urbana a sud di Padova è una chimera. Lo conferma uno degli operatori del settore immobiliari della zona, Paolo Mastellaro, dell’agenzia Habitat di Maserà. “Ogni giorno entrano in negozio o ci chiamano almeno dieci persone alla ricerca di un alloggio in affitto, la domanda è altissima ma non c’è offerta, ormai i mini appartamenti si affittano a 650 euro. E i prezzi salgono più ci si avvicina a Padova e alle zone con maggiori servizi. A cercare alloggi in affitto sono spesso single, anche separati che hanno necessità di trovare una sistemazione in tempi brevi, ci sono sia italiani che stranieri”. 

Ma ci sono anche proprietari che non affittano perché hanno paura delle conseguenze e degli imprevisti di una locazione. “Bisognerebbe trovare una soluzione, - continua Mastellaro - una forma di protezione con un soggetto terzo per mettere al sicuro i proprietari. Potrebbe essere una formula assicurativa attivata con uno strumento regionale, andrebbe fatto un piano ad hoc per far si ché chi ha degli immobili disponibili li possa affittare con tranquillità”. Un altro strumento per sostenere gli affitti è il canone concordato, che adesso si può fare in tutti i Comuni. “E’ un affitto calmierato con incentivi fiscali, regolato da un accordo messo a punto dal Comune fra sindacato inquilini e piccoli proprietari. Se in un determinato comune il regolamento manca si può far riferimento ad uno dei comuni vicini. Questa formula consente una rimodulazione dei prezzi, almeno dove è possibile usarla”.

Tra Maserà e Albignasego si continua a costruire più che in altre zone della provincia, quindi la disponibilità di abitazioni nuove non manca ma negli ultimi anni i prezzi sono sensibilmente cresciuti e l’impegno finanziario non è sempre sostenibile. I giovani sono più portati all’acquisto perché riescono ad accedere alle agevolazioni sui mutui ma il più delle volte è sempre necessario avere alle spalle chi fornisce garanzie oppure un capitale di partenza, tutt’altro che indifferente. 

“Sul nuovo si vende - aggiunge Paolo Mastellaro - ma per gli acquirenti l’impegno è notevole, con prezzi che vanno dai 230 mila euro per un appartamento da due camere dai 350 mila euro in sù per abitazioni più grandi. Nelle nostre zone mentre le compravendite sul nuovo vanno, c’è invece poca disponibilità sull’usato. Abbiamo un patrimonio di abitazioni chiuse e da riqualificare, si tratta di edifici datati che necessitano di ristrutturazioni costose. Servirebbero degli incentivi pensati per questo genere di interventi, con dei paletti per evitare speculazioni. Questo darebbe un aiuto anche ai costruttori che si trovano in difficoltà nelle zone della provincia dove i prezzi di vendita sono più bassi mentre i costi da sostenere sono gli stessi”.

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