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14.09.2024 - 10:42
Il manifesto del festival 2024 realizzato da Agathe Sorlet
Saranno celebrati i 700 anni di Marco Polo e i 40 della prima pubblicazione delle Tartarughe Ninja, con tutti gli autori italiani che le hanno disegnate. Punta di diamante della kermesse, la mostra di Agathe Sorlet, l’illustratrice francese che ha firmato il manifesto dell’edizione 2024, in Fondazione Benetton
La magia del fumetto e dell’illustrazione trasformeranno ancora una volta Treviso in un epicentro internazionale di arte e creatività. Dal 27 al 29 settembre è tempo infatti di Treviso Comic Book Festival, festival internazionale di fumetto e illustrazione che al ventunesimo anno di vita è ancora pronto a stupire, a portare nel capoluogo della Marca migliaia di visitatori che si aggireranno curiosi in tutti quei luoghi – preposti e non – scelti per ospitare mostre, eventi, talk, workshop e iniziative sempre nuove. Spingendosi oltre i confini delle mura e arrivando a inizio Terraglio, in una zona mai battuta prima né dal festival né in assoluto dalla cultura cittadina.
Che cosa vedere? C’è solo l’imbarazzo della scelta. Dall’irrinunciabile mostra mercato (25 le case editrici presenti, 200 gli autori pronti a firmare copie) nella chiesa di Santa Margerita, sede del Museo Nazionale Collezione Salce, alla Self Area (nella vicina San Gaetano, sempre sede del Salce) dedicata alle autoproduzioni, al self-publishing e alla microeditoria. Biglietto a 3 euro per un giorno e 5 euro per il fine settimana, con il quale visitare anche il museo. E poi il ricco cartellone di mostre, a partire da quelle allestite in occasione di due anniversari che cadono nel 2024: i 700 anni di Marco Polo e i 40 anni delle Tartarughe Ninja. In Fondazione Benetton, per celebrare in fumetti i sette secoli dell’esploratore veneziano, l’esposizione di autori del calibro di Marco Tabillio, Lele Vianello, Guido Fuga, Matteo Alemanno del maestro Giorgio Cavazzano (l’autore miranese è il più grande storico disegnatore Disney vivente) che recentemente ha portato in edicola “Il miliardo”, versione disneyana di Marco Polo. A Ca’ Robegan, invece, il tributo delle Ninja Turtles, il cui primo fumetto usciva negli Stati Uniti nel 1994. L’anniversario sarà celebrato da tutti gli autori italiani che nel tempo le hanno disegnate: Stelio Fenzo, Giuseppe Montanari, Marco Cecchetto, Giuliano Piccininno, Simone Di Meo e Matteo Scalera.
A firmare il manifesto della ventunesima edizione del festival è l’illustratrice francese Agathe Sorlet, alla quale è dedicata la mostra più importante, allestita in Fondazione Benetton. Quotidianità, amore, femminilità sono i temi affrontati nelle sue opere, contrassegnate da uno stile minimal e delicato, Nella stessa sede sarà allestita anche la mostra dedicata a Niali Breen, fumettista irlandese alla sua prima presenza in Italia con i suoi microfumetti web Dog e Frog. Arriva invece dalla Spagna il collettivo di quattro autori-sperimentatori dell’editore Apa Apa Comics (Ana Galvañ, Marc Torices, Sergi Puyol e Maria Medem), le cui tavole saranno esposte a Ca’ Robegan. L’Italia avrà la sua punta di diamante in una delle scommesse del festival, il genovese Alessandro Ripane, autore di tre dei migliori fumetti pubblicati negli ultimi anni, contraddistinti da uno stile grottesco e bizzarro, underground e pop insieme. Le sue opere saranno in mostra nella sede del liceo artistico.
Una manifestazione diffusa, alla quale ogni anno si aggiungono nuove location di nuovi partner, a testimoniare l’elevato valore che ormai ha acquisito. E così la sede istituzionale di Confindustria Veneto Est, Palazzo Giacomelli, ospiterà dodici talk con gli illustratori (di uno è protagonista Cavazzano) e sedici workshop. Mentre il locale Treviso Tiramisù il 29 settembre ospita “Comic Tiramisù”, in collaborazione con l’Archivio Maffioli, per raccontare la storia del dolce regionale più conosciuto e amato.
Ancora: showcase, premi, concorsi, appuntamenti serali nei locali e concerti porteranno Treviso e tutti coloro che parteciperanno a immergersi completamente in un turbinio di colori, festa, cultura. Un’occasione anche per i profani del fumetto di avvicinarsi, capire e apprezzare un’arte e un mezzo di comunicazione amato in tutto il mondo.
Nel frattempo le vetrine delle attività commerciali del centro sono già state disegnate, diventando tele per artisti e illustratori. Un progetto unico nel suo genere e ormai famoso in tutto il mondo, inventato quando agli albori del festival gli organizzatori non avevano abbastanza soldi per pagarsi la stampa dei manifesti pubblicitari e hanno fatto delle vetrine il loro cartellone. Quest’anno sono oltre 200 le vetrine illustrate.
Il programma completo di eventi e orari può essere consultato sul sito tcbf.it
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