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Beethoven Marathon: pianoforte e orchestra al Teatro Filarmonico di Verona

Un viaggio nell'evoluzione stilistica e biografica del compositore

Un concerto di pianoforte per celebrare i 25 Anni dell'AIPD Venezia-Mestre

Foto di repertorio

Un’autentica maratona musicale, un’impresa artistica di straordinaria intensità. Al Teatro Filarmonico di Verona, il 12 e 13 settembre, la XXXIV edizione de “Il Settembre dell’Accademia” si arricchisce di un evento imperdibile: l’integrale dei cinque concerti per pianoforte e orchestra di Ludwig van Beethoven.

Protagonista di questo evento unico sarà il pianista e direttore tedesco Alexander Lonquich, affiancato dalla compagine cameristica mantovana. La sfida interpretativa si sviluppa in due serate: i primi tre concerti saranno eseguiti il 12 settembre, mentre gli ultimi due il 13 settembre. Questo ciclo di concerti rappresenta la più recente impresa del celebre pianista, che lo ha portato a registrare per ECM un’incisione straordinaria dei lavori beethoveniani.

Un viaggio nell’evoluzione stilistica di Beethoven

Le serate, dirette da Lonquich, offriranno un’occasione unica per seguire l’evoluzione musicale e biografica di Beethoven, un compositore che ha saputo trasformare radicalmente il panorama musicale dell’epoca. “La grande novità dell’esecuzione – scrive Lorenzo Giustozzi – sta nell’esecuzione in ordine cronologico dei concerti, una scelta che permette di osservare il percorso creativo del compositore, dai suoi esordi come virtuoso della tastiera fino al pieno compimento del suo genio, con il Concerto n. 5 in mi bemolle maggiore, l’“Imperatore”, che rappresenta anche il suo addio al palcoscenico, quando la sordità lo aveva ormai privato della possibilità di esibirsi”.

Un omaggio al genio creativo e alla rivoluzione musicale di Beethoven

Ogni concerto di Beethoven segna una tappa fondamentale nell’evoluzione del compositore, e questa maratona ne è un’autentica celebrazione. Dal secondo concerto, con la crescente espansione dell’orchestra e un dialogo più armonioso tra il solista e l'ensemble, fino al Quarto Concerto, dove Beethoven sfida ogni convenzione con l’introduzione del pianoforte solista prima dell’orchestra. Il concerto n. 5, noto come “Imperatore”, scritto mentre Vienna era sotto il bombardamento delle truppe napoleoniche, è un atto di resistenza simbolica, con il sottotitolo non voluto dall’autore, ma che oggi è diventato parte integrante della sua iconografia musicale.

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