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Cultura e spettacolo

Padova, Massimo Ghini porta “Noi Giuda” al Verdi: teatro e solidarietà per la ricerca sul gene RBCK1

Il 18 dicembre una serata speciale tra provocazione teatrale e impegno scientifico

Teatro Verdi

Teatro Verdi

Il Teatro Verdi di Padova si prepara ad accogliere, giovedì 18 dicembre alle 20.30, uno degli appuntamenti più attesi della stagione: “Noi Giuda”, lo spettacolo prodotto dal Parioli di Roma e interpretato da Massimo Ghini, arriva in città grazie alla promozione dell’associazione My Perfect Mistake APS, impegnata nella ricerca sul gene RBCK1.

Un evento che unisce scena e scienza, cultura e solidarietà: l’intero incasso dei biglietti sarà destinato ai progetti di studio sulla miopatia da corpi di poliglucosano di tipo 1, una rara patologia che colpisce soprattutto i più piccoli.

Giuda torna sul palco per riscrivere la sua storia

La figura di Giuda Iscariota, da sempre simbolo di tradimento e oscurità, è al centro di una rilettura audace e sorprendente.

Nel monologo, concepito come una “conferenza impossibile”, Giuda ritorna tra gli uomini dopo duemila anni per difendere la propria reputazione. Ghini gli presta voce e corpo, mostrando un personaggio ironico, contraddittorio, persino tenero, tutt’altro che il demone stereotipato tramandato nei secoli.

Lo spettacolo interroga lo spettatore con domande che scuotono e affascinano:
È possibile essere strumenti della volontà divina e allo stesso tempo colpevoli?
Il tradimento era davvero un atto malvagio, o un passaggio inevitabile nella narrazione sacra?

Giuda racconta la vicenda dei trenta denari, il suo rapporto con il Messia, le speranze disattese, persino un ipotetico “Vangelo personale”. Il testo, pur affrontando temi delicati, mantiene un approccio rispettoso, fondato su documentazione accurata e su una scrittura che intreccia ironia, analisi e introspezione.

Un personaggio complesso, tra fragilità e umanità

Lo spettacolo propone un Giuda lontano dalla caricatura dell’essere malvagio:
un uomo che cerca di ricostruire i fatti, di capire il proprio ruolo, di indagare le contraddizioni della storia che lo ha condannato.

Desidera una riabilitazione, non per vanità, ma per ritrovare un posto nella narrazione umana dopo secoli di disprezzo. E, come suggerisce il testo, forse merita più compassione di quanto siamo abituati a concedergli.

Teatro che sostiene la ricerca

L’iniziativa è promossa da My Perfect Mistake APS, organizzazione che sostiene la ricerca sul gene RBCK1. La serata ha un obiettivo chiaro: finanziare gli studi dedicati ai bambini affetti da miopatia da corpi di poliglucosano di tipo 1, una malattia rara che necessita di risorse, attenzione e divulgazione.

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