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L'incontro con il DG

Mirano, dialogo instaurato con l'Ulss per il futuro dell'ospedale

C'è preoccupazione per una riorganizzazione della struttura ma dalla Direzione arrivano rassicurazioni

mirano-ospedale

In un periodo di marcata incertezza su vari fronti della vita sociale dei cittadini, il tema della salute torna prepotentemente al centro del dibattito pubblico. In città come Mirano, la garanzia di un'adeguata assistenza sanitaria diviene essenziale, soprattutto in relazione alle strutture ospedaliere locali. Il futuro dell'ospedale di Mirano, insieme a quello del distretto di Dolo, è stato al centro di un significativo incontro tra il Consiglio comunale e la direzione dell'Ulss 3 Serenissima. Gabriele Petrolito, presidente del Consiglio Comunale di Mirano e medico, ha sottolineato l'intento costruttivo del dialogo avvenuto nelle scorse settimane.

Si è discusso della necessità di una collaborazione proficua e continua con la direzione generale dell'azienda sanitaria, senza limitarsi a rimarcare le criticità esistenti, ma mirando a un dialogo orientato al presente e al futuro. Centrale è la richiesta di chiarezza sulla direzione intrapresa dall'azienda, specialmente in un contesto finanziario complicato che vede un disavanzo che ha raggiunto i 250 milioni di euro nel 2024. Una delle criticità principali è la cronica insufficienza di posti letto per acuti nel territorio della Miranese-Riviera, che secondo Petrolito e i dati del Consiglio Comunale provoca un eccessivo tasso di occupazione dei reparti. Durante l'incontro, il Direttore dell'Ulss 3 ha fornito rassicurazioni riguardo gli investimenti imminenti e l'approvazione rapida dei servizi critici, che si prospettano come essenziali per il presente e futuro dei servizi ospedalieri di Mirano e Dolo.

Nella fase di fine legislatura regionale, la mancanza di una chiara programmazione sanitaria non fa altro che alimentare la preoccupazione per una possibile riorganizzazione che potrebbe centralizzare le risorse sugli ospedali principali, a discapito delle strutture più periferiche come gli ospedali spoke di Mirano e Dolo. Questi, attualmente, gestiscono circa il 40% del volume di prestazioni per acuti e il 50% degli accessi al pronto soccorso nella terraferma veneziana.

Tiziano Baggio, sindaco di Mirano, ha sottolineato l'importanza della sinergia tra gli ospedali di Mestre, Mirano, Dolo, Chioggia e Venezia, indispensabile per un'equilibrata assistenza ospedaliera nella regione. La coesione e il dialogo costanti tra enti locali e l'azienda sanitaria sono fondamentali per affrontare le difficoltà esistenti e le sfide future. Un problema specifico riguarda il finanziamento delle nuove strutture, essenziali per l'adeguamento funzionale e sismico dei reparti come quello materno-infantile. Attualmente, nonostante le promesse regionali, i fondi necessari sono ancora lontani dall'essere una certezza. L'appello al Presidente della Regione Veneto, Luca Zaia, è quello di intervenire celermente, garantendo che progetti cruciali ricevano il sostegno economico necessario per poter migliorare le condizioni e i servizi garantiti ai cittadini. In ultima analisi, il territorio di Mirano, ricco di realtà associative e imprenditoriali, si presenta come un partner attivo nella definizione di nuove forme di collaborazione sussidiaria. L'incontro tra istituzioni e cittadini è un passo fondamentale verso una sanità che risponda davvero alle esigenze di chi la vive ogni giorno.

Riccardo Musacco

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