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Attualità
02.11.2025 - 10:53
I dipendenti dei servizi sociali di Noale protestano con una lettera destinata al consiglio comunale contro la proposta del comitato dei sindaci dell’ATS 13 di trasformare gli stessi servizi in un’Azienda Speciale Consortile, scelta che, a parere dei dipendenti, metterebbe a rischio i diritti dei lavoratori, la stabilità occupazionale e la qualità dei servizi offerti ai cittadini.
La decisione contestata era stata presa già a fine settembre, e da allora i dipendenti dei servizi sociali dei sedici comuni che fanno parte dell’ATS 13 avevano promosso uno stato d’agitazione indetto da CGIL, CISL e UIL.
“Passare a un’Azienda Speciale significa uscire dal perimetro pubblico. Per noi lavoratori ciò si sostanzierebbe nella perdita dello status di dipendenti pubblici con minore tutela, più incertezze e condizioni contrattuali peggiori. Il rischio è anche quello di vedere compromessi diritti acquisiti come l’anzianità di servizio, la mobilità tra enti e la continuità previdenziale”.
La richiesta è quindi quella di aderire invece alla forma del Consorzio, che sembrerebbe più sicura e coerente.
“Chiediamo che vengano rispettate la nostra professionalità, la sicurezza del nostro lavoro e la qualità del servizio che offriamo alla comunità”.
Ad unirsi alla protesta l’opposizione in comune, con in prima fila il consigliere Michele Celeghin. “Il primo aspetto è di efficacia ed efficienza dei servizi, perché i cittadini che si rivolgono agli assistenti di Noale da anni non avranno più lo stesso rapporto di fiducia. C’è poi un problema logistico: gli utenti, spesso anche anziani, dovranno recarsi in altri comuni”.
“Il sindaco Stefano Sorino — spiega in risposta l’assessore Lorenza Barina — aveva puntato sulla forma consortile, ma si è deciso in modo diverso. Le preoccupazioni dei lavoratori vanno ovviamente tenute in forte considerazione”.
L’Ambito Territoriale Sodale (ATS) in Veneto è una forma di gestione associata dei servizi sociali, in cui più Comuni si uniscono per pianificare e fornire servizi di assistenza sociale ai cittadini. La costituzione degli ATS, disciplinata da una recente legge regionale, ha lo scopo di garantire i Livelli Essenziali delle Prestazioni Sociali (LEPS) a livello locale, attraverso una programmazione e un coordinamento unitario degli interventi. La legge nazionale che istituisce queste realtà è del 2000 e il Veneto è stato una delle ultime regioni a realizzarle. Nell’ambito territoriale ATS Ven 13, quello di Riviera e Miranese, è uno dei più grandi in Veneto con una popolazione di riferimento di oltre 250 mila residenti.
Intanto, Andrea Martellato, presidente della Conferenza dei sindaci dell’USL 3, smorza la polemica: “I lavoratori dei servizi sociali conserveranno la stessa contrattualistica che hanno ora come previsto da un recente decreto. Per fugare ogni dubbio i sindaci dell’ambito sanitario Dolo — Mirano chiederanno spiegazioni al Ministero”.
Massimo Tonizzo
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