Più di 5000 le persone da tutto il Veneto hanno preso parte alla manifestazione indetta dal Coordinamento veneto della Sanità Pubblica (CoVeSaP) in difesa della sanità pubblica.
Sono attualmente 15 i comitati del Coordinamento veneto della Sanità Pubblica presenti in tutte le province del Veneto nati con l’obiettivo di sostenere i diritti costituzionali alla salute e all’uguaglianza nell’accesso alle cure. Un corteo molto partecipato ha raggiunto, partendo dalla Stazione di Padova, Piazza Antenore.
IL MANIFESTO
Tra le principali richieste dei manifestanti un nuovo c'è la richiesta di utilizzare le risorse del Pnrr per salvaguardare e rafforzare il sistema sociosanitario pubblico. In particolare si legge dal manifesto pubblicato dal Coordinamento veneto della Sanità Pubblica
Un nuovo Piano Socio-Sanitario, centrato sui concreti bisogni di salute, anche alla luce della pandemia Covid19, che preveda il potenziamento degli Ospedali di prossimità, lo sviluppo dei servizi distrettuali e di salute mentale secondo standard di popolazione appropriati, la salvaguardia delle specificità lagunari e delle comunità montane.
Un PNRR che non si limiti a costruire muri, ma dia un ruolo forte al Distretto, alla Medicina Generale, con una piena integrazione tra Ospedale e Territorio, inclusi i Servizi Socio-sanitari e sociali, mantenendo una gestione pubblica delle Case della Comunità, dell'Ospedale di Comunità e dell'Assistenza Domiciliare Integrata.
Un Piano straordinario di assunzione a tempo indeterminato di operatori della salute, adeguato per numero e competenze.
Liste di attesa ridotte e trasparenti e netta diminuzione del ricorso al privato.
Servizi di prevenzione e sanità pubblica potenziati in modo da poter gestire le normali fondamentali attività e al tempo stesso gli eventi pandemici.
Azioni efficaci per fronteggiare le emergenze ambientali sempre più frequenti e significative per la salute della popolazione (inquinamento da Pfas, polveri sottili, ecc.).
Devono infine essere ridate alle comunità locali le funzioni di programmazione e governo della sanità previste dalla Legge 833/78, attraverso il coinvolgimento dei Sindaci e la promozione di forme di partecipazione dei cittadini e delle associazioni.
Infine, si legge nel manifesto " riconoscendo come nostra e assolutamente pertinente ad un discorso di tutela e promozione della salute anche le lotte che altri comitati fanno in difesa dell’ambiente : la lotta contro l’inquinamento da parte dei PFAS, dei cloro derivati, dei metalli pesanti nell’acqua, la lotta per un’aria più pulita, contro l’inquinamento dei corsi d’acqua e del mare, chiediamo che anche che vengano attivate serie politiche di tutela dell’ambiente"
CGIL e UIL regionali
Numerose le realtà del territorio che hanno aderito alla manifestazione dalle associazioni con finalità sociosanitarie e ambientaliste, cittadini, rappresentanti delle amministrazioni della provincia, partiti e liste civiche, sindacati tra cui CGIL e UIL regionali. I due sindacati, nei giorni scorsi, avevano aderito all'appello condividendone le finalità e le priorità proposte. "Emergenze climatiche, inquinamento dell'ambiente e del territorio, pandemie, precarietà e sfruttamento sul lavoro, evoluzione demografica - hanno dichiarato Paolo Righetti (Cgil Veneto) e Mario Ragno (Uil Veneto) - hanno determinato un forte incremento dei danni alla salute, delle patologie sanitarie, del disagio sociale, dei bisogni di cura, riabilitazione e assistenza. Per questo il potenziamento dell'intero sistema sociosanitario pubblico, delle attività di prevenzione nell'ambiente e nei luoghi di lavoro, delle strutture ospedaliere e intermedie, della filiera dei servizi territoriali, residenziali e domiciliari, della medicina di base, dell'integrazione sociosanitaria, deve ridiventare una priorità del quadro politico, istituzionale e amministrativo a tutti i livelli." "Rafforzare il Sistema Pubblico è la condizione indispensabile per garantire l'erogazione dei Lea (Livelli essenziali di assistenza) e dei Leps (Livelli essenziali delle prestazioni), l'accesso universale e a costi sostenibili ai servizi e alle prestazioni sanitarie, sociosanitarie e socioassistenziali, anche e soprattutto ai territori più interni e periferici e alle persone anziane, non autosufficienti, disabili, con maggiori fragilità. Insomma, l'obbiettivo irrinunciabile è garantire a tutti e in modo omogeneo: il diritto alla salute, all'inclusione e alla protezione sociale. Anche qui, nel "virtuoso" Veneto, perché anche in questa Regione si è sviluppato nel tempo un arretramento nella qualità dei servizi, delle prestazioni e delle condizioni di lavoro, un allungamento dei tempi di attesa, e un conseguente processo di strisciante privatizzazione. Presenti anche i consiglieri regionali, Giacomo Possamai, Vanessa Camani, Elena Ostanel, Cristina Guarda e Arturo Lorenzoni; amministratori locali come il sindaco di Granze, Damiano Fusaro, la sindaca di Rubano Sabrina Doni.
La richiesta
"A governo e Regione - si legge nella nota congiunta di Cgil Veneto e Uil Veneto - ognuno per le sue competenze e titolarità, chiediamo pertanto: il pieno utilizzo di tutte le risorse e la realizzazione di tutte le misure previste dal PNRR; l'incremento strutturale dei diversi fondi nazionali (a partire dal Fondo Sanitario Nazionale) e dei sostegni economici integrativi dal Bilancio regionale; un Piano straordinario di assunzioni e l'urgente riprogrammazione dei diversi fabbisogni professionali, superando i vincoli tuttora esistenti; una rapida ridefinizione a livello nazionale e regionale della normativa, della programmazione e dell'assetto organizzativo del sistema sociosanitario, coerente con queste esigenze e priorità".
SERGIO GIORDANI
Anche il Sindaco Giordani si unisce all’appello del Coordinamento Veneto Sanità Pubblica: “Oggi a Padova si è tenuta - si legge in una sua nota - una grande manifestazione a difesa della sanità pubblica.Un momento importante su un tema decisivo che deve essere al centro della gestione della cosa pubblica. Sono molto attento alle rivendicazioni e alle richieste giunte dalla piazza di oggi. Chi si impegna per la salute per tutti e di tutti ha a cuore il nostro futuro. Un incontro con alcuni cittadini che si è protratto più a lungo del previsto, non mi ha consentito di raggiungere il momento finale di oggi, ma voglio comunque condividere con voi quello che scrive il Coordinamento Veneto Sanità Pubblica e ringraziare gli organizzatori.”
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