Un anno dal femminicidio di Giulia Cecchettin, presidio in Università

Un anno dopo il femminicidio di Giulia Cecchettin,la comunità studentesca dell'Università di Padova si ritrova nel cortile di Ingegneria. Un anno dopo, constatando che il numero di femminicidi - donne uccise dagli uomini in ambito familiare - continua però a rimanere stabile nel tempo, confermando la natura sistemica e culturale della violenza sulle donne.
Anche grazie all'impegno della famiglia di Giulia, si è sviluppata un'ondata di manifestazioni e di dibattito sul tema senza precedenti. Oggi però c’è un altro dato fondamentale: sono sempre di più donne che chiedono aiuto. Nei primi sei mesi del 2024 le chiamate all’1522, numero nazionale contro la violenza e lo stalking, sono aumentate del 70% rispetto allo stesso periodo del 2023.

Università, un minuto di rumore per Giulia

Come lo scorso anno, Udu Padova - associazione di rappresentanza studentesca di Unipd - ha convocato un presidio nel cortile del DEI, dove Giulia studiava, per riflettere sull'accaduto e ricordarlo: non con un minuto di silenzio ma con uno di rumore.
Rumore come quello delle chiavi di casa, chiavi strette nelle mani come arma di difesa mentre le donne tornano a casa la sera; chiavi di casa entro le cui mura spesso si consuma la violenza.