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L'iniziativa

Terreno fertile all’Orto Botanico di Padova: biotecnologie, ricerca e idee per l’agricoltura che cambia

A Padova il Food&Science Lab interregionale "Terreno Fertile": scienza e biotecnologie per un'agricoltura innovativa e sostenibile

Foto di repertorio

Confagricoltura Donna Veneto e Confagricoltura Donna Friuli-Venezia Giulia portano all’Orto Botanico di Padova “Terreno Fertile – Idee per l’agricoltura che cambia”, una mattinata dedicata a ricerca scientifica, biotecnologie e innovazione, ambiti destinati a ridisegnare il ruolo del primario nei prossimi anni. L’appuntamento è in calendario giovedì 27 novembre dalle 10:00, con il patrocinio dell’Università di Padova e dell’Accademia dei Georgofili – Sezione Nord-Est.

Si tratta del primo Food&Science Lab interregionale (Veneto e Friuli-Venezia Giulia), estensione territoriale del Food&Science Festival di Mantova, pensata per consolidare il confronto tra comunità scientifica e imprese agricole, in un contesto in cui conoscenza e sperimentazione diventano leve decisive per governare il cambiamento.

I saluti istituzionali saranno affidati a Chiara Dossi (presidente di Confagricoltura Donna Veneto); Tomas Morosinotto (prefetto dell’Orto Botanico di Padova); Giuliano Mosca (presidente dell’Accademia dei Georgofili – Sezione Nord-Est); e Alessia Fioravanti (specialista Agribusiness Veneto di Civibank).

Al centro della giornata, l’obiettivo di “preparare l’agricoltura del futuro attraverso competenze scientifiche e visioni innovative”. Seguirà un percorso di approfondimento sui filoni di ricerca più avanzati a livello nazionale e internazionale.

Anna Lante, docente del Dipartimento DAFNAE dell’Università di Padova, illustrerà come gli scarti di filiera possano diventare nuove risorse, aprendo spiragli concreti verso modelli produttivi più efficienti e sostenibili.

Il dibattito proseguirà con Elena Sgaravatti (presidente e CEO di PlantaRei Biotech) e con Laura De Gara (docente di Fisiologia vegetale all’Università Campus Bio-Medico di Roma): al centro, le piante come biofabbriche naturali e il potenziale delle biotecnologie per rispondere alle sfide della salute, dell’ambiente e della disponibilità di materie prime.

Il genetista Michele Morgante, professore all’Università di Udine e presidente dell’Associazione Genetica Italiana, affronterà il tema dell’innovazione genetica e delle applicazioni ai sistemi agricoli, presentando studi condotti in condizioni estreme – dalle serre hi-tech alle simulazioni in ambienti extraterrestri – per comprendere l’adattamento delle colture ai cambiamenti climatici e agli stress ambientali.

In chiusura del percorso scientifico, Alessandro Marcello, group leader del laboratorio di Virologia Molecolare dell’ICGEB, delineerà le prospettive delle biotecnologie nella lotta contro la fame, tra innovazione molecolare e nuove strategie per la sicurezza alimentare globale.

La moderazione del convegno è affidata al team scientifico di Frame – Divagazioni scientifiche. Le conclusioni saranno tratte da Paola Giovannini Pasti, presidente di Confagricoltura Donna Friuli-Venezia Giulia, che indicherà le prossime sfide del comparto e le traiettorie di sviluppo su cui investire.

«Oggi più che mai la ricerca rappresenta un alleato strategico per un’agricoltura che deve innovare, crescere e sapersi orientare in scenari tecnologici e ambientali sempre più complessi» sottolinea Chiara Dossi. «Come Confagricoltura Donna sentiamo la responsabilità di creare luoghi in cui il mondo produttivo possa confrontarsi direttamente con la comunità scientifica: non per celebrare la teoria, ma per trasformare conoscenze avanzate in strumenti utili alle imprese. Questo convegno nasce proprio da questa esigenza: costruire un ponte stabile tra ricerca, imprese e istituzioni, valorizzando competenze diverse e rafforzando la capacità del settore di guardare lontano. Inoltre, si tratta del nostro primo appuntamento pubblico come associazioni di Veneto e Friuli-Venezia Giulia e abbiamo voluto che riflettesse ciò che ci unisce: la volontà di mettere a sistema energie, professionalità e visioni per accompagnare l’agricoltura verso le sfide dei prossimi anni».
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