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10.11.2025 - 05:40
ARZERGRANDE. Dopo oltre trent’anni di attesa, l’ex area Coin non è più un simbolo di degrado ma diventa il punto di partenza per una nuova stagione di rinascita urbana. Nelle scorse settimane sono infatti iniziati i lavori di demolizione del vecchio caseggiato che si affaccia su via Roma, nel cuore del paese, a pochi metri dal municipio e di fronte alla scuola media. L’intervento riguarda una porzione del grande complesso di circa 20 mila metri quadrati compreso tra via Roma e via Tiepolo, rimasto per decenni in stato di abbandono e insicurezza. Per Arzergrande si tratta di un momento storico, che chiude una vicenda urbanistica complessa e segnata da contenziosi, piani mai realizzati e incompiute che risalgono alla fine degli anni Settanta. A poco più di un anno dall’approvazione del Piano urbanistico attuativo “Le Arelle” (nome che ricorda le grisole, attività di famiglia Coin fin dall’Ottocento), l’amministrazione del sindaco Filippo Lazzarin può rivendicare un risultato concreto, l’avvio della riqualificazione del centro cittadino.
«È un momento che segna la fine di una lunga attesa e di tante promesse rimaste incompiute» commenta il sindaco «non posso che ringraziare l’avvocato Angelo Coin che ha mantenuto la parola data e anticipato le spese per la demolizione, dimostrando senso di responsabilità e rispetto per la comunità. Dopo oltre trent’anni di azioni inconcludenti da parte delle precedenti amministrazioni, finalmente vediamo i frutti di un lavoro fondato sul dialogo e sulla concretezza». Lazzarin ha voluto essere presente all’avvio dei lavori, salendo simbolicamente sul mezzo meccanico per assistere all’abbattimento del fabbricato, gesto che rappresenta la fine di un’epoca e l’inizio di una nuova fase per il paese. Il piano “Le Arelle” prevede la realizzazione di nuove abitazioni, spazi commerciali, una piazza pubblica e una sala civica da 200 metri quadrati, donata dalla proprietà e intitolata all’imprenditore Roberto Coin, scomparso nel 1974.
L’intervento comprenderà anche percorsi ciclopedonali, aree verdi e un sistema di spazi integrati per restituire al centro una funzione moderna e sostenibile. «Da un punto di vista personale» aggiunge Angelo, figlio di Roberto Coin «fa un certo effetto assistere alla demolizione. Se ne va una parte della storia della mia famiglia. Ma è anche vero che mio padre aveva immaginato questa trasformazione già alla fine degli anni Sessanta, come dimostrano i progetti rimasti nel cassetto. Adesso si realizza quella visione». Con l’avvio della demolizione sarà inoltre possibile riprendere i lavori di asfaltatura di via Roma, sospesi prima per la posa della fibra e poi per la messa in sicurezza dell’edificio.
Alessandro Cesarato
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