Cerca

Test Miles 33

Scopri tutti gli eventi

EVENTI

Parla Zaia

L'allarme di Zaia: “Baby gang in crescita, rischio di legami con lo spaccio. Serve un fronte comune”

Il presidente del Veneto esorta la società a unire le forze per contrastare un fenomeno in espansione che desta una crescente preoccupazione

L'allarme di Zaia: “Baby gang in crescita, rischio di legami con lo spaccio. Serve un fronte comune”

Foto di repertorio

Il fenomeno delle baby gang sta assumendo una dimensione preoccupante, tanto da essere definita come una vera e propria allarme sociale dal Presidente della Regione Veneto, Luca Zaia. "La preoccupazione cresce tra i cittadini, e le cronache quotidiane non aiutano: il fenomeno delle baby gang si sta diffondendo ed è diventato oramai allarme sociale. Vanno individuate e attuate iniziative forti, al di là della lodevole abnegazione di inquirenti e Forze dell’Ordine", ha dichiarato Zaia, commentando i recenti episodi di cronaca che hanno coinvolto giovanissimi in atti di violenza a Padova e Treviso.

Il Presidente del Veneto si è interrogato sulle cause di questo fenomeno, citando "disagio sociale, perdita del rispetto per il prossimo, carenze educative in famiglia o a scuola ed effetti deleteri del post Covid" come possibili motivazioni. Tuttavia, Zaia ha sottolineato che "le letture sulle cause sono molteplici; quelle che ora sembrano mancare sono le risposte che abbiano efficacia". Ha poi suggerito l’importanza di un maggiore coinvolgimento delle famiglie, sia in termini di educazione che di responsabilità economica, come il risarcimento dei danni causati dai minori.

Zaia ha poi fatto appello al coraggio della denuncia e alla vigilanza da parte dei ragazzi per bene sui comportamenti dei loro coetanei, evidenziando la necessità di una maggiore severità: "Occorre il coraggio della stragrande maggioranza dei ragazzi per bene di vigilare sui comportamenti dei loro coetanei e parlarne con le famiglie e gli insegnanti. Occorre, non nascondiamocelo, anche un po’ di severità in più".

Un ulteriore motivo di preoccupazione riguarda il possibile legame tra le baby gang e il mondo dello spaccio di droga. "Non va sottaciuto anche il rischio che queste aggregazioni possano essere coinvolte e sfruttate dal mondo dello spaccio che, in alcuni casi si è già visto, utilizza le baby gang come una sorta di ‘brodo di coltura’ dove creare nuovi gangli della rete di distribuzione degli stupefacenti", ha avvertito Zaia. Concludendo, il presidente ha fatto un appello affinché tutte le componenti della società – istituzioni, inquirenti, forze dell’ordine, famiglie, e scuole – collaborino per contrastare questo fenomeno e proteggere i giovani e le comunità. "Contrastare questo circolo perverso è difficile, ma dobbiamo provarci tutti assieme: Istituzioni, Inquirenti, Forze dell’Ordine, famiglie, scuole. In poche parole, tutta la società per bene".

Resta aggiornato, iscriviti alla nostra newsletter

Edizione