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SANITA'
08.09.2025 - 06:48
Alla fine di luglio è stata inaugurata dal Governatore Luca Zaia la nuova Terapia intensiva all'interno dell'Ospedale di Dolo.
Il sindaco dolese Gianluigi Naletto ha molto apprezzato ma ha anche fatto il punto sugli investimenti nell’Ospedale di Dolo, chiedendo ulteriori sforzi per renderlo ancora più efficiente e all’avanguardia.
“Dopo l'inaugurazione del Pronto soccorso e ora quella della nuova Terapia intensiva, - osserva Naletto - l'Ospedale di Dolo si libera dall'etichetta ‘Ospedale Covid’ per assumere la qualifica di presidio ospedaliero per la gestione delle emergenze. Ora, però, - aggiunge il sindaco - si deve continuare con la realizzazione del blocco operatorio sovrastante la Terapia Intensiva, potenziato con la Chirurgia robotica mininvasiva e la realizzazione del nuovo blocco ovest. Per l'Ospedale di Dolo l'obiettivo è di completare la modernizzazione delle infrastrutture e delle tecnologie di intervento, all'insegna dell'efficienza operativa e della qualità dell'assistenza sanitaria offerta alla cittadinanza.”
Il reparto di terapia intensiva, situato al secondo piano del nuovo complesso, si estende per oltre 2.000 metri e vi opereranno il primario Lorella Altafini ed i medici di anestesia e rianimazione.
Nello stesso edificio prossimamente sarà attivata, al terzo piano, la futura Piastra operatoria.
Come primo stralcio era stato costruito il Pronto soccorso; di seguito il cantiere ha realizzato, sovrapponendoli, tre ulteriori piani: al primo il vano tecnico, al secondo la Rianimazione e al terzo la Piastra.
Anche il comitato Bruno Marcato esprime il suo apprezzamento. “Si tratta di notizie positive che interessano la sanità della Riviera del Brenta per gli attuali e futuri progetti edilizi e tecnologici volti al pieno recupero del presidio ospedaliero di Dolo per il ripristino e riqualificazione santaria nel nostro territorio tramite l’investimento strutturale e umano nell’Ospedale di Dolo che, da sempre, è strategicamente al centro del triangolo metropolitano tra Padova, Mestre-Venezia e Treviso. La possibilità di usufruire della chirurgia mini invasiva robotica multidisciplinare apre a molte altre specialità e peculiarità come punto di riferimento chirurgico.
Tuttavia – aggiungono al comitato – l’inaugurazione del nuovo punto nascite presso l’Ospedale di Chioggia ha portato un ulteriore squilibrio dell’offerta nel territorio dell’Asl 3 per i settori materno infantile, lasciando la Riviera del Brenta troppo isolata e priva di un settore così fondamentale quale il polo ostetrico ginecologico. Anche in previsione di una chirurgia robotica che ormai svolge un ruolo fondamentale grazie a una tecnologia avanzata anche nella chirurgia dell’apparato genitale femminile per una minor invasività e riduzione dei tempi di recupero.
Lino Perini
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