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Transizione ecologica

“Transizione ecologica in edilizia? Le case passive sono troppo costose”

L’analisi delle agenzie immobiliari del territorio, a Mira e Dolo

“Transizione ecologica in edilizia? Le case passive sono troppo costose”

Un quartiere di Mira Porte

Il green non decolla, vanno per la maggiore case dei decenni passati, perché costano meno

La transizione ecologica in edilizia prende piede in Riviera del Brenta? No per ora i prezzi di case nuove ed efficientate, le case passive cioè, sono troppo alti per le tasche delle persone di medio e basso reddito, che spesso puntano a case dei decenni passati, che costano meno e possono essere sistemate con degli interventi successivi. O che a volte la casa non se la possono proprio permettere e restano in affitto. A spiegarlo sono le agenzie immobiliari del territorio. “Queste nuove case all’avanguardia - spiega Marino Tietto titolare dell’agenzia immobiliare “Nordcasa” di Mira Taglio - fatte di materiali diversi dai tradizionali, non fanno presa realmente sul nostro tipo di clientela e cioè fra chi vuole acquistare una casa nel territorio dell’area di Mira e della Riviera del Brenta. Il cliente almeno quelli che trattiamo noi, si sentono più al sicuro con una casa di mattoni tradizionale che con una nuova fatta di materiali di legno ad esempio, che provengono per tradizione da culture del nord Europa”. La possibilità poi di utilizzare i vari bonus si è completamente esaurita nel corso degli ultimi anni dopo il boom seguito alle misure introdotte dai governi degli anni scorsi. Va detto che per “casa passiva” si intende un edificio ad altissima efficienza energetica, progettato per coprire gran parte del proprio fabbisogno di riscaldamento e raffrescamento con mezzi passivi, come l'irraggiamento solare, il calore delle persone e degli elettrodomestici, riducendo al minimo la necessità di sistemi di riscaldamento e raffrescamento attivi tradizionali. Le sue caratteristiche principali includono un isolamento termico eccellente, finestre ad alte prestazioni (inclusi i telai), l'eliminazione dei ponti termici, un sistema di ventilazione controllata a recupero energetico e una progettazione che sfrutta strategicamente l'orientamento e l'ombreggiatura. Questo si traduce in un consumo energetico quasi nullo e un elevato comfort abitativo. Certo si ammette, la richiesta di fotovoltaico anche a Mira c’è e funzionano le comunità energetiche private. “Le comunità energetiche dei e fra condomini esistono eccome - continua il titolare di Nordcasa - ne ho fatte parecchie fra condomini, e la richiesta è in aumento. E’ un ottimo sistema per risparmiare in bolletta”. Insomma Mira Taglio, Oriago e Gambarare sono le zone in cui sono più numerosi i condomini e quindi qui le richieste in questi ultimi anni di Comunità Energetiche Rinnovabili, si sono moltiplicate. Le cose vanno nello stesso verso anche nel territorio comunale di Dolo: le “case passive” si vendono ma non a tutti. “Una casa di quel tipo - spiegano i titolari dell’agenzia Style Immobiliare di Dolo - viene a costare cifre impegnative, certo se si vuole la qualità si arriva sul mezzo milione di euro. Per le tasche di operai impiegati, giovani coppie, le scelte non sono certo queste. Si punta ad appartamenti sui 150 – 200 mila euro di media. Anche se appartamenti o case da 300 mila euro si vendono ancora con tranquillità”. Alessandro Abbadir

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