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Ass. Alessandra Sguotti: un programma di sviluppo e progettazione per Rovigo

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Alesalessandra-sguotti, sviluppo per Rovigosandra Sguotti, 29 anni, dipendente di Confcommercio, è assessore al Suap (Sportello unico per le attività produttive), allo Sviluppo economico e alla Progettazione europea del Comune di Rovigo. Prima esperienza politica e prima volta in una giunta. “Sviluppo economico e progettazione europea sono i due temi verso cui dobbiamo rivolgerci per guardare al futuro” mette in chiaro. Com’è questa esperienza da amministratore? “È stata una bella sorpresa ed è importante per Rovigo, perché in passato queste deleghe non esistevano”. Quali sono stati i suoi primi passi? “Era fondamentale capire in che direzione vogliamo andare. Ho dovuto innanzitutto pensare all’organizzazione, poiché non c’era nessuno dedicato agli aspetti del mio referato. Quanto alle priorità, per prima cosa penso al sociale, perché più importante delle persone non c’è niente; alle scuole; alla cultura; all’urbanistica; all’imprenditoria. Il mio obiettivo è di mettere delle basi importanti per chi verrà in futuro”. Su cosa si è concentrata? “Per quanto riguarda il Suap, mancava un regolamento e si andava a rilento: le pratiche, che ormai sono telematiche, erano gestite ancora in modo cartaceo. Anche gli uffici avvertivano la necessità di una riorganizzazione. Abbiamo strutturato un modo nuovo di lavorare, creando uno schema “a rete”, con al centro l’ufficio Commercio o Edilizia del Suap, che però si confrontano con tutti gli uffici del Comune. Lavoriamo anche con enti terzi e abbiamo anche molti interventi di formazione”. Per quanto riguarda i diritti di istruttoria, su cui si è molto polemizzato? “Prima non venivano chiesti perché non c’era un regolamento. Ma tutti i Comuni hanno una tabella con i diritti di istruttoria perché il Suap è giusto che si sostenga da solo”. Sul fronte della progettazione europea? “Rovigo è capoluogo e vorrei che fosse un punto di riferimento. Ci stiamo strutturando, coinvolgendo tutti gli uffici comunali. In più, ci sono partenariati esterni con altri enti: Università di Padova, Camera di Commercio, Unioncamere, associazioni di categoria”. Cosa è stato fatto finora? “Il primo progetto lo abbiamo presentato a marzo 2016: Urban innnovative action, con Confindustria Venezia, Unioncamere Veneto e Università di Padova, per la ristrutturazione e la rigenerazione di due ‘alloggi parcheggio’, dove si viene accolti dopo uno sfratto. Abbiamo passato lo step della valutazione tecnica ma si è bloccato in fase di finanziamento”. All’interno di Horizon 2020, tramite la Regione, abbiamo partecipato a diversi bandi: per le colonnine elettriche, per gli istituti scolastici, “la mia scuola innovativa”, “alleanze per la famiglia”, per il cimitero di Conca di Rame (finanziato). Un progetto con il Circolo del tennis per rifare, con 15mila euro, il sistema illuminotecnico è stato ammesso. Siamo in attesa dell’esito di un bando per le scuole. Stiamo lavorando a un bando europeo Italia-Croazia per il Museo dei Grandi fiumi, su iniziative artistiche e turistiche sulle vie dell’ambra”. Quanto allo sviluppo economico? “Fatico a scinderlo dalla voce della progettazione europea perchè sono molto legati. Comunque abbiamo partecipato al bando del Governo sulle aree degradate e ci arriveranno 18 milioni di euro per l’area Commenda ovest, dove ci saranno interventi di tipo strutturale”.   Di Giorgia Gay
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