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11.09.2023 - 17:36
Nuova sperimentazione per ampliare l’adesione dei cittadini al programma di screening per la prevenzione dei tumori del colon e del retto, mediante il test del sangue occulto nelle feci. Il progetto pilota sarà testato all'Usl 4 Veneto orientale, a cui Azienda Zero regionale ha demandato la sperimentazione. I Comuni coinvolti in questa prima fase sono Cavallino Treporti, Jesolo, Caorle, San Michele al Tagliamento e San Stino di Livenza. La presentazione è stata effettuata nella sede centrale dell’Ulss 4, alla presenza del direttore generale Mauro Filippi, del direttore sanitario Francesca Ciraolo, dei direttori Anna Pupo (dipartimento di prevenzione), Davide Giacomin (gastroenterologia), Alessandra Favaretto (Servizio Igiene e Sanità Pubblica- SISP). Il programma di screening regionale attuale prevede che persone di età compresa tra 50 e 69 anni effettuino il test ogni biennio. Vengono informate mediante lettera inviata dal Servizio Igiene e Sanità Pubblica della propria Ulss, la stessa li invita inoltre a recarsi in farmacia per ritirare e poi consegnare la provetta con il campione delle feci.
"Se il test risulterà positivo – ha aggiunto il dottor Giacomin - la persona verrà contattata dal servizio screening ed invitata ad effettuare un’indagine approfondita per escludere la presenza di un tumore o di una lesione precancerosa, come un polipo o un adenoma, mediante l’effettuazione di una endoscopia o di una colonscopia". L’invio della provetta a casa faciliterà l’effettuazione del test e dovrebbe favorire l’adesione al programma di prevenzione. Se la sperimentazione avrà buon esito verrà estesa in tutto il territorio regionale. "All’Ulss 4 nel 2022 hanno partecipato allo screening del colon e del retto il 46% delle persone convocate; con l’avvio di questa novità puntiamo a superare il 50% dei partecipanti convocati - spiega il direttore del dipartimento di prevenzione, Anna Pupo - . Eseguire regolarmente il test della ricerca del sangue occulto può salvare la vita, perché questo ci permette di individuare i tumori in fase iniziale, quando sono piccoli e non danno sintomi, o di individuare adenomi o lesioni dell’intestino che diventeranno un tumore".
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