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Rovigo. Il nuovo legame tra studenti e donatori di sangue

Un protocollo d’intesa che unisce formazione e solidarietà, con studenti e docenti al centro di nuove iniziative

Rovigo: Protocollo AVIS-CUR

ROvigo:Protocollo Avis-CUR

Firmata la collaborazione tra Avis e CUR: previsti incontri informativi, borse di studio e progetti di ricerca per diffondere tra i giovani la cultura del dono e dei corretti stili di vita. Un modello che nasce a Rovigo e punta a fare scuola in tutto il Veneto

Rovigo: Un patto che intreccia formazione, cura e cultura del dono, mettendo al centro i giovani. A Palazzo Angeli è stato firmato il protocollo d’intesa tra il Consorzio Universitario di Rovigo (CUR), Avis provinciale Rovigo e Avis comunale Rovigo: un accordo che rappresenta il primo esempio di questo tipo in Veneto.

Ad aprire i lavori è stata la presidente del CUR, Maria Cristina Acquaviva, che ha evidenziato il valore di questa nuova collaborazione: “Ringrazio i presenti e le autorità che hanno voluto esserci per questo appuntamento che testimonia l’importanza della collaborazione con Avis. Il mondo accademico dei ragazzi è il target privilegiato per intrecciare sinergie e promuovere la cultura del dono e della solidarietà, valori che AVIS porta avanti a Rovigo e nel Polesine; un’esperienza per la formazione della persona, la crescita umana, civile e culturale che, con oggi, sarà ancora più vicina ai giovani che qui studiano e crescono”.

 Nel concreto, il protocollo prevede la messa a disposizione, da parte di Avis, di materiale promozionale, spazi dedicati sui siti e sui canali social, oltre alla presenza di medici, dirigenti associativi e volontari in incontri ed eventi informativi rivolti a studenti e docenti delle università di Ferrara e Padova e dell’ITS Academy Marco Polo. Saranno inoltre istituite borse di studio e fondi per progetti di ricerca sulla donazione e sugli standard di sicurezza per donatori e riceventi.

Dal canto suo, il CUR si impegna a promuovere le attività di Avis attraverso i propri canali, a ospitare desk informativi e a coordinare le iniziative di divulgazione e di supporto ai giovani, rafforzando il legame tra formazione accademica e cittadinanza attiva.

Anche il sindaco di Rovigo, Valeria Cittadin, ha ribadito la centralità di questa sinergia: “Questa collaborazione enfatizza il ruolo che anche i giovani possono avere per vivere i valori della solidarietà, nel nostro tessuto comunale dove Avis è presente da ben settant’anni. Lo sappiamo: il sangue è un bene prezioso che ha bisogno sempre di attenzione e di persone che volontariamente si prestano per aiutare l’altro. Anche questo vuol dire essere cittadini attivi”.

 A chiudere gli interventi, i vertici Avis: Francesco Chiavilli, presidente provinciale, ha parlato di “traguardo importante, perché donare e valorizzare il rapporto con chi è giovane e qui si forma è fondamentale “. (g.f.)

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