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Calcio. Serie A

Juve frenata a Verona: segna Conceição, ma Orban risponde

Finisce 1-1 al Bentegodi

A Natale il Diavolo arriva al Bentegodi: stasera in campo Verona-Milan

La tifoseria gialloblu

La Juventus inciampa al “Bentegodi” e manca l’occasione di prendersi, almeno temporaneamente, il primo posto in solitaria. Contro un Hellas Verona ancora a secco di vittorie in questo avvio di stagione, i bianconeri si fermano sull’1-1, con un gol di Conceição vanificato dalla rete su rigore di Orban nel finale del primo tempo. Un pareggio che pesa, soprattutto perché lunedì sera il Napoli avrà l’occasione di scappare via.

Il match si apre con buone sensazioni per la squadra di Tudor: il tecnico ritrova Cambiaso dopo la squalifica e rilancia Conceição, che risponde presente. Al 19’, dopo un’azione insistita sulla destra, l’esterno portoghese si accentra e lascia partire un sinistro preciso che batte il portiere scaligero. Un gol che sembrava poter spianare la strada alla Juve, ma l’illusione dura poco.

L’Hellas, sotto la guida di Zanetti e trascinato dall’intraprendenza del giovane Orban, non si scompone. La Juventus inizia a perdere lucidità, con un centrocampo in affanno (Locatelli sotto tono) e un attacco dove Yildiz e Vlahovic si spengono con il passare dei minuti. Sul finire del primo tempo arriva l’episodio chiave: un tocco di mano in area di Joao Mario, piuttosto ingenuo, viene punito con il calcio di rigore. Dal dischetto, Orban è freddo e firma il pareggio.

Nella ripresa Tudor prova a cambiare volto alla squadra, ma l’energia sembra mancare, complice anche il dispendioso impegno europeo contro il Borussia Dortmund. La Juve trova il 2-1 con Serdar, ma il gol viene annullato per fuorigioco. Verona, invece, continua a giocare senza paura e sfiora il colpaccio, spinta da un pubblico caldo e da un Orban ispiratissimo.

Per i bianconeri resta la delusione di un’occasione persa. Dopo tre vittorie consecutive, questo pari frena la rincorsa alla vetta e apre la strada al Napoli di Conte, che con una vittoria lunedì potrebbe già dare il primo strappo alla classifica. Tudor, dal canto suo, dovrà riflettere sulla tenuta mentale e fisica della squadra, che oggi ha mostrato limiti inattesi, soprattutto nella gestione del vantaggio.

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