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Calcio. Serie B

Padova-Venezia, il derby tra storia e passione: 10 curiosità sul confronto veneto

Dal campo alla tifoseria, dalle origini ai record

Padova-Venezia, il derby tra storia e passione: 10 curiosità sul confronto veneto

Stadio Euganeo

Il derby Padova-Venezia non è solo una partita di calcio: è un pezzo di storia veneta, un rituale sportivo che mescola tradizione, folklore e rivalità civica. Sabato si torna in campo 7 anni dopo l'ultima volta. Ecco 10 curiosità poco note che rendono questo confronto unico:

  1. Prima sfida ufficiale e contesto storico: Il primo incontro risale al 1932 in Serie B, ma la rivalità affonda le radici anche nel contrasto storico tra città di terraferma e città lagunare, nato secoli prima per motivi economici e politici.

  2. L’invasione delle acque: Nel 1966, durante una delle partite più difficili per il Venezia, il derby venne quasi sospeso a causa di un’acqua alta straordinaria che allagò parte dello stadio Penzo, ma il match si giocò comunque.

  3. Gol “proibiti” e polemiche: Negli anni ’80 una rete del Padova venne annullata per un fuorigioco inesistente secondo molti cronisti dell’epoca, alimentando una leggenda metropolitana ancora oggi citata dai tifosi biancoscudati.

  4. Tifoserie: l’arte della coreografia: I supporter del Venezia sono famosi per le bandiere arancioneroverdi che simulano le onde della laguna, mentre i tifosi del Padova hanno sviluppato veri e propri “striscioni giganti” che coprono interi settori dello stadio.

  5. Il derby dei “ritornati”: Alcuni calciatori hanno segnato per entrambe le squadre, diventando figure mitiche e a volte odiate.

  6. Record insoliti: La vittoria più larga in assoluto appartiene al Padova: 8-0 nel dopoguerra, mentre il Venezia detiene il primato del derby con più gol segnati in un solo tempo, con un 4-3 clamoroso negli anni ’70.

  7. Derby come banco di prova per allenatori: Molti tecnici hanno visto la loro carriera decollare o naufragare proprio in questo confronto, tanto che spesso si dice tra gli addetti ai lavori che “chi non vince il derby fatica a reggere la pressione”.

  8. Trasferte a rischio e misure straordinarie: Non è raro che le autorità vietino ai tifosi ospiti di spostarsi, ma in alcune edizioni storiche i supporter lagunari arrivarono comunque clandestinamente, organizzando “convogli speciali” di bus e treni che ancora oggi sono raccontati come leggende tra gli ultras.

  9. Il derby oltre il campo: Nel corso dei decenni, il confronto si è esteso alle scuole, alle piazze e persino ai bar di tutta la regione, generando veri e propri “campionati paralleli” di tifoserie con sfide di cori, striscioni e scommesse amichevoli.

  10. Simboli e riti: La tradizione vuole che il giorno del derby i tifosi lagunari si ritrovino sulle rive dei canali per un brindisi propiziatorio, mentre quelli padovani consumano il “pranzo del derby” con pasta e ragù, rituali che ormai fanno parte della cultura locale e che alimentano il fascino del match.

Il Padova-Venezia non è solo un incontro di calcio: è un viaggio nella storia, nelle rivalità e nelle tradizioni del Veneto, capace di unire e dividere al tempo stesso. Ogni derby aggiunge un nuovo capitolo a questa lunga saga, tra gol, cori e leggende che vivono ben oltre i 90 minuti sul campo.

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