Scopri tutti gli eventi
DENTRO LA NOTIZIA
06.11.2025 - 14:30
Venezia resta senza Piano Clima, lo strumento fondamentale per affrontare la crisi climatica e pianificare sostenibilità e resilienza urbana. Secondo il gruppo PD, si tratta di una precisa scelta politica della maggioranza: una scelta che pesa sul futuro dei cittadini e sulla tutela del patrimonio lagunare
Venezia resta senza Piano Clima. Un vuoto strategico che pesa sul futuro della città e sulla qualità della vita di residenti e turisti. Il PAESC – Piano di Azione per l’Energia Sostenibile e il Clima – è lo strumento previsto dal Patto dei Sindaci e sollecitato da organismi nazionali e internazionali per affrontare la crisi climatica in atto. Milano, Bologna e altri grandi centri urbani lo hanno già redatto o aggiornato. Venezia, invece, resta al palo.
Sul sito del Comune si legge che il PAESC è “in corso di redazione”, con l’obiettivo di adempiere agli impegni del Patto dei Sindaci e in linea con il Green Deal europeo. Si cita anche il tavolo intersettoriale istituito nel 2020 per coordinare azioni su mitigazione, adattamento, gestione del territorio, mobilità ed efficienza energetica.
“Eppure - osserva il gruppo di opposizione a firma PD -, già a novembre 2024 il Piano era stato redatto e consegnato alla Giunta. Da allora, silenzio assoluto. A dicembre, la Giunta ha dovuto accettare un emendamento delle minoranze che impegnava il Comune a presentarlo “quanto prima”. Siamo a ottobre 2025: nulla è cambiato”. Durante i Consigli comunali, più volte i consiglieri hanno chiesto all’assessore De Martin spiegazioni sul mancato rispetto di un voto unanime del Consiglio. Nessuna risposta è mai arrivata. “Un silenzio assordante – per l’assessore e per tutta la Giunta – e, soprattutto, dannoso per Venezia e per chi la vive ogni giorno. Non è un dettaglio burocratico” - spiegano dalla minroanza. Il Piano Clima serve a pianificare la riduzione delle emissioni, l’adattamento agli impatti climatici, l’efficienza energetica, la mobilità sostenibile, la tutela del suolo e la rigenerazione urbana. Senza di esso, la città non ha una guida per affrontare eventi estremi, temperature record e la fragilità crescente del territorio lagunare.
“Il quadro si fa ancora più grave - incalza il gruppo del Partito Democratico - se si considera che la stessa amministrazione ha deciso di sopprimere la Direzione Ambiente del Comune. Una scelta simbolica, che mostra come i temi ambientali siano stati progressivamente marginalizzati nelle politiche cittadine. Non avere un Piano Clima nel 2025 non è più una dimenticanza: è una precisa scelta politica. E questa scelta pesa come una responsabilità enorme, che la città pagherà negli anni a venire, tra emergenze climatiche, maree eccezionali e sfide per la sostenibilità urbana”.
Guendalina Ferro
Edizione
GIVE EMOTIONS SRL | C.F. e P.IVA 04385760287 REA PD-385156 | Reg. Tribunale di Padova n. 2516