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Il 53% dei trevigiani andranno in vacanza fuori regione ma in Italia

Gli esiti della ricerca regionale condotta da Confcommercio Veneto e Unioncamere indaga le varie provincie: il 53% dei trevigiani pensa a vacanze fuori regione ma in Italia. Ristorazione ed eventi enogastronomici in cima alla lista della spesa.

L’indagine di Confcommercio Veneto e Unioncamere Veneto, che indaga un campione di consumatori veneti e trevigiani (600 interviste), parla chiaro: prevalgono ottimismo e buone previsioni per l’estate soprattutto per il turismo, anche se l’inflazione pesa sul portafoglio e per l’87,7% dei trevigiani è una preoccupazione.

I risultati, che fotografano anche la provincia di Treviso confrontandola con le altre, sono stati pubblicati nei giorni scorsi e le interviste sono state realizzate nella prima settimana di giugno su un campione di 600 residenti in Veneto.

Le spese

Vacanze in Calabria a CapocolonnaLe spese dei trevigiani nei prossimi mesi. La maggioranza degli intervistati (trevigiani) dichiara che nei prossimi mesi spenderà soprattutto in ristorazione ed eventi (79,5%), abbigliamento e calzature (74%), benessere e cura della persona (68,5%) libri (66,5%), viaggi e vacanze (63,7%) attività ed articoli sportivi (43,2%) utilità e arredi per la casa (34,5%) computer smartphone elettronica (20,9%), articoli di lusso (9,4%).

La spesa media stimata per categoria oscilla tra un minimo di 70 euro per i libri e un massimo di 870 euro per i viaggi e le vacanze, 495 euro per articoli di lusso, 368 per utilità per la casa, 255 per abbigliamento e calzature. Computer ed elettronica 290.

Le vacanze tornano ad essere un sogno concreto per circa il 54,9% degli intervistati (che spenderà come l’anno scorso), mentre il 26 % addirittura di più.

Rispetto all’anno scorso, nel confronto con lo stesso periodo del 2022, sono previsti aumenti variabili tra il 10% e il 20% in vari comparti.

Dove acquistare. Si consolida l’inversione di tendenza in atto già da qualche anno: più di 7 persone su 10 (72%) spiegano di voler comprare nei negozi della città, sia del centro storico (33%) che della periferia (67%); solo il 28%, neanche uno su tre, si affida allo shopping on-line. Le fasce di consumatori più giovani, mantengono l’attenzione sul prezzo contenuto, mentre la fascia over 65 è attenta alla qualità.

Il problema inflazione. La perdita del potere d’acquisto della moneta continua a impattare significativamente sui consumi. Per quasi 9 persone su 10 l’aumento del costo della vita, che nei mesi scorsi si è fatto molto sentire raggiungendo anche la doppia cifra e che tuttora si mantiene su livelli importanti, influenza le spese estive ma non incide sul trend positivo.

Viaggi e vacanze. La maggioranza dei trevigiani 52% predilige vacanze fuori regione ma in Italia, il 16,1% pensa a destinazioni Venete, mentre il 31% all’estero.

Dania Sartorato

Il commento di Dania Sartorato, Presidente Fipe e Confcommercio Unione provinciale Treviso  “Si prevede un’estate positiva. La gente ha voglia di muoversi, di andare in vacanza, fosse anche solo per qualche giorno, ma c’è il desiderio di “staccare” e di stare tra i propri cari e con gli amici e di recuperare le relazioni. C’è sicuramente un ritorno alla convivialità, ad estati con più esperienze, magari dislocate nell’arco dei mesi e delle settimane, con destinazioni diverse, e non più concentrate nel tradizionale mese di agosto. Tiene il mercato interno, tengono i negozi fisici, rispetto alla vendita on line: questo è un dato molto positivo, il commercio tradizionale ha dimostrato di svolgere tutta la sua funzione sociale e di prossimità. Non mi sorprende la cura per la persona e la ricerca del benessere, uno dei trend del post-Covid. Certo, le preoccupazioni ci sono, la speranza, infine, è che l’inflazione rallenti perché a fronte del sostanziale blocco delle buste paga dei lavoratori, il costo della vita si fa sentire in tutte le famiglie e nel carrello della spesa: per adesso non sembra erodere le vacanze, e neanche la voglia di acquisti, i consumatori stanno dimostrando intelligenza e molta consapevolezza, ma l’auspicio è che questo non succeda neppure nei prossimi mesi”.

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