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Altro che crollo! Così il rublo s'è rafforzato di quasi il 25% verso il dollaro e l'euro

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Le previsioni iniziali sul rublo non si sono avverate: intanto l'euro s'è indebolito sul dollaro del 12%

Dall’inizio del 2022 tutte le principali valute hanno perso valore nei confronti del dollaro: Il Sole 24 Ore di Giovedi 8 settembre ha pubblicato una tabella molto chiara: Questo significa, ad esempio, che un investitore Usa che volesse acquistare un asset europeo quotato 1 milione di euro, oggi lo pagherebbe con un corrispettivo in dollari inferiore di oltre il 12% rispetto a inizio anno. Pensiamo ad esempio al fondo che ha presentato l’offerta - ora trattata in esclusiva - per l’acquisto di Ita e che sorprendentemente ha sopravanzato l’offerta Lufthansa-MSC, favorita a inizio anno. Per contro, tutti i Paesi qui sopra, le cui valute hanno peggiorato il rapporto con il dollaro, subiscono un aggravio del costo di approvvigionamento per le principali commodities le cui transazioni si fissano in dollari. Il cambio sfavorevole si sovrappone alla rilevante lievitazione dei corsi delle commodities registrato per effetto del contesto internazionale sui mercati. Ecco, ad esempio cosa avviene per il petrolio: il prezzo del barile in dollari per il Brent al 6.9.2022 è superiore del 5,69% a quello di inizio anno e del 28,74% a quello di un anno fa. L’effetto cambio fa lievitare questi incrementi rispettivamente al 21,49% e al 53,85% Pillola finale: come mai nell’elenco pubblicato da Il Sole 24Ore non viene citato il rublo tra le valute che si sono svalutate rispetto al dollaro? Semplice, perché il rublo si è rivalutato sul dollaro rispetto a inizio 2022. Un rublo il 9.9.2022 vale 0,0164533 dollari. All’inizio dell’anno valeva 0,0133694. Quindi la valuta russa ha guadagnato il 23,07% sulla valuta americana. Ovviamente ha guadagnato percentuali ancora superiori su tutte le valute in perdita sul dollaro. Perché è accaduto? Ritengo pesi la bilancia dei pagamenti: se i russi non possono più comprare tecnologia e beni di pregio sanzionati e continuano ad esportare a prezzi crescenti gas, petrolio e altre materie prime, ci sta tutto che la moneta si rafforzi. In ogni caso il corso non rispecchia le previsioni del crollo del rublo che si sono avverate solo per un breve periodo, come si vede bene dal grafico, per i primi giorni dopo l’invasione dell’Ucraina. Insomma oggi un russo in vacanza in Italia viene premiato da un rublo rivalutato su euro e dollaro rispetto a inizio anno

L. D. V. 

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