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Cronaca
18.11.2025 - 17:59
Foto di repertorio
Una ragazza che cerca di denunciare ciò che sta subendo, un uomo che continua a seguirla nonostante un divieto già in corso e un intervento dell'Arma che arriva in tempo per fermare l'ennesima escalation: è questo il quadro della delicata operazione condotta dai Carabinieri della Compagnia di Villafranca, che nel tardo pomeriggio del 17 novembre hanno arrestato un 23enne responsabile di atti persecutori.
L'azione è scattata dopo la segnalazione della giovane, già vittima da mesi di pedinamenti e pressioni. L'uomo era sottoposto dal luglio scorso alla misura cautelare del divieto di avvicinamento, che avrebbe dovuto impedirgli qualsiasi contatto. Nonostante ciò, i militari hanno ricostruito con precisione i suoi movimenti grazie alla meticolosa analisi delle immagini della videosorveglianza cittadina: i filmati lo mostrano mentre segue la donna all'interno di un esercizio pubblico e, nei giorni successivi, mentre la pedina di nuovo, persino nel momento in cui lei raggiungeva una Stazione dei Carabinieri per denunciare l'accaduto.
Proprio la tempestività della vittima nel chiedere aiuto e la rapidità investigativa dei militari hanno consentito di raccogliere fattori indiziari gravi e attuali, fondamentali per procedere all'arresto in flagranza differita: una possibilità prevista dal cosiddetto Codice Rosso, che permette alle forze dell'ordine di arrestare l'indagato anche a distanza di ore dal reato, quando emergono prove certe della violazione e il pericolo per la vittima è evidente.
Informata la Procura della Repubblica di Verona, il giovane è stato arrestato, posto ai domiciliari e accompagnato in abitazione. Questa mattina è arrivata anche la convalida del giudice, che ha disposto la prosecuzione dei domiciliari con braccialetto elettronico, rafforzando ulteriormente il sistema di protezione attorno alla ragazza.
L'episodio conferma ancora una volta l'importanza dell'azione tempestiva e scrupolosa dei Carabinieri nel contrasto alla violenza di genere, come sottolineano fonti dell'Arma. Un impegno quotidiano che diventa ancora più significativo in questi giorni, mentre ci si avvicina al 25 novembre, Giornata internazionale per l'eliminazione della violenza contro le donne: un momento che richiama l'attenzione collettiva sulla necessità di proteggere chi denuncia e di non lasciare mai sola nessuna vittima.
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